email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

CINEKID 2022 Cinekid for Professionals

Emanuele Nespeca • Produttore di Gorgius

“Bisogna creare occasioni di sogno e magia per riportare i giovani in sala”

di 

- Il produttore del vincitore dell’ Eurimages Co-production Development Award a Cinekid porta la sua esperienza di cinema arthouse nel settore dedicato a bambini e teenager

Emanuele Nespeca • Produttore di Gorgius

Dopo Glassboy [+leggi anche:
intervista: Emanuele Nespeca
scheda film
]
, che ha raccolto l’anno scorso diversi riconoscimenti nei festival internazionali, la Solaria Film di Emanuele Nespeca continua la collaborazione con lo sceneggiatore e regista Samuele Rossi con il progetto Gorgius, un fantasy che mette un gruppo di adolescenti che vive in una periferia di confine a confronto con la diversità. Coprodotto dallo sloveno Bostjan Ikovic di Arsmedia (Producers on the Move 2016), Gorgius è stato selezionato al Cinekid Script LAB 2022 di Amsterdam e ha ricevuto ad ottobre l’Eurimages Co-production Development Award dell'importo di 20.000 euro, assegnato al miglior progetto di lungometraggio nel Junior Co-production Market di Cinekid for Professionals. Ne abbiamo parlato con il produttore.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
madridfilmoffice_2024

Cineuropa: Puoi dirci qualcosa di più di questo progetto dal punto di vista artistico?
Emanuele Nespeca
: Gorgius continua la nostra ricerca nel mondo del racconto per ragazzi, e anzi amplifica la sfida se possibile. Infatti, dopo aver lavorato sul tema dell’avventura, adesso ci confrontiamo con la diversità, con il confine tra il bene e il male, tra il normale e l’anormale, tra “il bello e la bestia”. Protagonista è proprio un mostro, Gorgius, che da il titolo al film, e che piomba improvvisamente nelle vite di un gruppo di adolescenti nel momento preciso del loro cambiamento fisico, psichico, sessuale, di identità. Sono tutti tredicenni che vivono in una periferia di confine, in un palazzo di un quartiere-dormitorio. Tutti stanno per affrontare qualcosa di nuovo, è l’estate precedente al cambio della scuola, dalle medie alle superiori, qualcuno di loro sta per incontrare il primo amore, o sta per mettere in discussione la propria identità. Ad aiutare questi piccoli eroi saranno altri due diversi, “mostri” anche loro agli occhi della gente: un’anziana signora scorbutica di origine slava, che ama solo i gatti, e un transgender, Vittorio o Rossana. Proprio Vittorio/Rossana sarà lo snodo centrale da cui passare per acquisire coscienza di una identità nuova che farà di questi bambini, forse, degli uomini o delle donne più mature. Sicuramente li aiuterà a sconfiggere la minaccia aliena.

Insomma mescoliamo molti generi, ma pensiamo che il film sia molto europeo e lo immaginiamo proprio al confine fra l’Italia e la Slovenia.

Gorgius ha infatti vinto il Premio Eurimages per lo sviluppo della coproduzione, nell'ambito del Junior Co-Production Market di Cinekid. Un premio che può aiutare ulteriormente lo sviluppo del progetto.
Il progetto è molto complesso, affronta molti temi e molti generi. Per questo cercavamo il massimo confronto possibile al JCM e soprattutto siamo orgogliosi di essere stati selezionati per lo Script Lab. La scrittura sarà fondamentale, deve essere calibrata e saper parlare al pubblico giovane, a cui è rivolto il film, ma anche al cuore degli adulti che in questo film devono poter ritrovare le loro scelte. Quindi il premio non solo ci incoraggia ad andare avanti, confermando la strada giusta, ma ci da la possibilità di scrivere ancora di più, e avere accanto qualche script consultant in più. Inoltre stiamo lavorando insieme al coproduttore Bostjan Ikovic per preparare subito, a inizio anno, delle sessioni di sopralluogo.

La giuria ha voluto premiare il potenziale per diventare una forte coproduzione europea, considerando anche il successo della collaborazione con Samuele Rossi per il vostro precedente film. Che significato dai a questo?
Questo progetto continua il percorso che sto facendo come produttore nel cinema dedicato alle nuove generazioni e quindi ai ragazzi. E continua il connubio con Samuele Rossi, regista che da subito ha sposato questo mio desiderio e che con Glassboy ha cominciato un percorso importante di maturità. Il cinema è anche e soprattutto fare squadra e questo sicuramente ha premiato. Mi auguro però che sia stata premiata anche la nostra sincera voglia di creare attenzione intorno al racconto audiovisivo per ragazzi. Crediamo che per salvare il cinema dalla perdita di spettatori si debba cominciare a fare riaffezionare le nuove generazioni, il pubblico del domani. Creando quindi opportunità, ovvero prodotti che li riportino in sala, o quantomeno diano occasioni di sogno e magia.

Stai registrando dei cambiamenti significativi nei mercati internazionali che si occupano di film per ragazzi dopo la pandemia?
Il mercato è sempre in forte espansione e rinnovamento. C’è sicuramente maggior fermento, visto che anche questo prodotto deve fare i conti con le piattaforme, ma soprattutto con i canali YouTube e TikTok. Ormai i giovani hanno incontrato un nuovo intrattenimento audiovisivo, fatto da influencer o youtuber, che spesso danneggiano o modificano il concetto di narrazione, come lo abbiamo sempre conosciuto.

E’ giusto quindi dare il massimo per questo tipo di produzione, e fare in modo che produttori come me, o autori come Samuele, in Europa decidano di portare la loro esperienza di cinema arthouse nel settore per l’infanzia e la gioventù. Abbiamo ancora pagine importanti di storia da scrivere davanti a noi.

Le piattaforme sono solo un pericolo o anche occasione di confronto e di crescita?
Non sempre i mostri vengono per fare del male, comunque producono sempre un positivo cambio di marcia. Quello che noto è che le piattaforme sono più attente alla produzione di contenuti per ragazzi, più di quanto lo siano stati i broadcaster classici fino ad oggi. L’importante è che l’algoritmo non tenda troppo ad appiattire gusti e storie o anche solo la fascia d’età per la tipologia di prodotto. Insomma è sempre bene lasciare uno spazio dedicato di racconto ai bambini, che hanno e devono avere sempre diritto di essere bambini, per non diventare adulti troppo presto.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy