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BERLINALE 2023 Concorso

Margarethe von Trotta • Regista di Ingeborg Bachmann - Journey into the Desert

"Non sopporto gli stati d'animo solari costanti"

di 

- BERLINALE 2023: L'esperta regista ci racconta della sua fascinazione nel percorrere la linea sottile tra il lato cupo di Ingeborg Bachmann e il suo lato più affascinante

Margarethe von Trotta • Regista di Ingeborg Bachmann - Journey into the Desert

"La verità è la ragione degli uomini", disse una volta la scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann. Nel biopic non lineare  Ingeborg Bachmann - Journey into the Desert [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Margarethe von Trotta
scheda film
]
di Margarethe von Trotta, presentato in concorso alla Berlinale, la scrittrice deve affrontare la sua stessa verità: che il suo amore per il drammaturgo svizzero Max Frisch non solo è destinato a fallire miseramente, ma che la distruggerà in tutti i sensi, oltre a spezzarle il cuore. Le porterà via le cose che le appartengono veramente e di cui ha bisogno: le parole e la capacità di coniarle nella sua straordinaria scrittura. La sua ricerca per riconquistare ciò che è andato perduto la porterà in mezzo al deserto.

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Cineuropa: Qual è il suo ricordo più lontano di Ingeborg Bachmann?
Margarethe von Trotta:
Le sue poesie; le leggevamo a scuola. All'epoca leggevo molti poeti, tra cui Georg Trakl e Hermann Hesse. Ma anche in questo caso, devi passare un po' di tempo a capire quale poeta è davvero importante per te. E Bachmann è diventata sempre più importante col tempo.

Che cosa la attraeva di lei?
Non è che leggessi Ingeborg Bachmann ogni mattina, ma mi ha sempre accompagnato. Ci sono registrazioni vocali in cui parlava in modo molto sommesso, quasi incerto. Questa era una delle cose di lei che mi commuovevano. Nemmeno io mi sentivo sicura di me stessa all'epoca. Era impressionante che una persona che scrive poesie così belle fosse così esitante e quasi insicura nella vita reale.

L'ha mai incontrata?
L'ho incontrata da Hans Werner Henze poco prima che morisse. A quel punto era già in pessime condizioni. Non ci aspettavamo di vederla lì, ma è stata una bella sorpresa. Non ho avuto modo di parlare con lei, perché erano sempre gli uomini a parlare. Erano loro a dominare la conversazione, come succedeva a quei tempi.

La sua attrice protagonista, Vicky Krieps, ha parlato della cupezza in cui viveva Bachmann. Come ha gestito questo sentimento?
Non sarei stata così attratta dalla sua storia se non ci fosse stata quella cupezza. Non sopporto la solarità costante. È proprio questa contraddizione, per la quale lei può essere molto seria e severa un momento, e un momento dopo scoppia in un grande sorriso e ti fa perdere la testa, che mi ha attratto. Cercavo questo contrasto e l'ho trovato immediatamente in Vicky Krieps.

Il film si chiama anche Journey into the Desert, viaggio nel deserto. Ci sono questi momenti utopici determinati dall'amore libero e dalla rottura delle convenzioni. Quanto sono stati importanti per lei?
Adolf Opel li descrive nel suo libro. Non li avrei inventati io, perché mi sarebbero sembrati un po' forzati. L'improvvisa libertà nella natura selvaggia, per così dire. Ma è successo davvero, e lei lo ha descritto in Der Fall Franza. È interessante collegare questa libertà al deserto, perché il deserto non è solo libero e non è solo bello, ma può anche essere crudele. Durante le riprese siamo stati fortunati perché quel giorno c'era una tempesta di sabbia, così siamo riusciti a fare delle belle inquadrature. Il tempo ci ha aiutato.

Ha già in mente la prossima donna su cui vuole fare un film?
La cosa curiosa è che la gente pensa sempre che le stia cercando io, ma mi arrivano sempre da una fonte esterna. La Bachmann mi è stata suggerita da un produttore svizzero. Io, però, ho potuto scegliere il periodo su cui concentrarmi. Avrei potuto fare qualcosa su Paul Celan o Hans Werner Henze, ma ho deciso che l'idea più eccitante era Max Frisch e questo tentativo di vero amore, anche se lei dice fin dall'inizio che sapeva che si trattava di un sentimento non destinato a lei.

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(Tradotto dall'inglese)

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