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BERLINALE 2023 Concorso / Encounters

João Canijo • Regista di Bad Living e Living Bad

"Le madri possono rendere la vita delle loro figlie infelice"

di 

- BERLINALE 2023: Abbiamo parlato con il regista portugués degli hotel che possono sembrare prigioni e del peso insopportabile della famiglia

João Canijo • Regista di Bad Living e Living Bad

Il regista portoghese João Canijo ha diretto due film sulla famiglia e sul legame tra madri e figlie. Bad Living [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: João Canijo
scheda film
]
e Living Bad [+leggi anche:
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intervista: João Canijo
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sono speculari l'uno all'altro. Il primo è stato presentato nel in concorso alla Berlinale, il secondo nel concorso secondario del festival, la sezione Encounters. Abbiamo incontrato il regista, che ci ha parlato di cosa lo ha ispirato per entrambi i film.

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Cineuropa: Puoi dirci qualcosa di più sull’idea alla base di questo progetto cinematografico?
João Canijo: Volevo fare due film con gli stessi temi. Le storie di entrambi i film sono ambientate nello stesso spazio e si svolgono nello stesso periodo. I protagonisti secondari del primo film sono i protagonisti principali del secondo, e viceversa. I titoli Bad Living e Living Bad ne sono uno specchio. Vedo i film come due opere individuali e indipendenti.

Il tema principale dei film è l'intensità dei legami tra i membri della famiglia e come questi possano essere soffocanti. Perché hai deciso di concentrarti sulle relazioni tra madri e figlie?
Volevo parlare dell'ansia e di come le madri trasmettono le loro ansie alle figlie. Si tratta di puro passaggio ereditario e di come le madri possono distruggere la vita delle loro figlie. L'ansia impedisce a entrambe le parti di vivere la vita che desiderano. Per creare quell'atmosfera, mi sono ispirato a una fotografia di Gregory Crewdson. Mostra una donna su un letto, accanto a lei un bambino, verso il quale la donna guarda con dolore. È proprio quella situazione cupa che volevo catturare.

Da dove nasce il fascino per gli hotel?
Volevo che il posto dove vivono i protagonisti sembrasse una prigione o un vicolo cieco per loro. La famiglia proprietaria non può fuggire e gli ospiti nemmeno, almeno per quel breve momento della loro vacanza. Volevo che l'edificio avesse un aspetto particolare. Non doveva sembrare nuovo di zecca , anzi in qualche modo decadente.

Quanto della tua esperienza personale è confluito nella sceneggiatura?
Beh, credo che tutto ciò che ho vissuto abbia influenzato i miei film. Quando ero giovane trascorrevo quasi tutti i fine settimana proprio nell'hotel in cui abbiamo girato il film. Mi è sempre piaciuta la sua grande piscina.

Dove avete girato esattamente?
Sulla costa vicino a Porto. Io sono nato a Porto. Come ho detto, conoscevo quell’hotel, ma ne abbiamo cercato diversi altri prima di tornare a quello. Era durante la pandemia ed era vuoto. Ci siamo confinati lì con l’intera troupe. È stato fantastico, perché questo ci ha permesso di concentrarci molto. L'hotel è ancora in funzione e sta andando abbastanza bene. È gestito da una famiglia, un fratello e una sorella. Sono i figli dell'architetto che ha costruito l'edificio.

Il cibo e la sua celebrazione sono molto importanti in questi film.
È una questione biografica. Mi piacciono il cibo e il vino. Avevo in mente di concentrarmi ancora di più su di essi, ma poi ho dovuto tagliarne una parte. Avevo in mente di trovare uno chef vero e proprio, ma alla fine non ci sono riuscito. Ma i vini sono vini veri e alcuni di essi sono quelli che amo di più. Volevo dimostrare che anche se si celebra il "buon vivere", questo non impedisce di fare un po' di "cattivo vivere".

Avete girato le scene complete di entrambi i film e poi avete creato i due diversi film in fase di montaggio?
Abbiamo girato tutto insieme, seguendo una sceneggiatura precisa e preparando ogni inquadratura in modo da fare il montaggio direttamente durante le riprese. Avevo una pianta dell'hotel e ho organizzato le riprese di conseguenza, adattandomi alla struttura dell’albergo.

Per il film che racconta la storia dalla prospettiva dei proprietari, usi una macchina da presa più statica rispetto all'altro film. Come hai concepito l’aspetto visivo delle diverse parti?
Sì, per il primo film, che si concentra sui proprietari, l'atmosfera era più statica, mentre al centro del secondo film c’era la dinamica delle relazioni tra i personaggi, quindi anche la telecamera è più dinamica.

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(Tradotto dall'inglese)

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