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Portogallo / Francia / Belgio

Cristèle Alves Meira • Regista di Alma viva

“Il cinema ti permette di andare oltre le apparenze”

di 

- La regista franco-portoghese parla del suo magico film, presentato in anteprima lo scorso anno alla Semaine de la Critique di Cannes 2022 e candidato da Portogallo agli Oscar

Cristèle Alves Meira  • Regista di Alma viva

Cristèle Alves Meira ha lavorato come attrice e regista teatrale prima di diventare regista. Il suo primo lungometraggio Alma viva [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Cristèle Alves Meira
scheda film
]
, interpretato dalla figlia Lua Michel con altri attori non professionisti, è stato girato a Tras Os Montes (Portogallo), dove la regista residente in Francia trascorre le vacanze estive. Dopo la prima alla Semaine de la Critique di Cannes dello scorso anno e la presenza in numerosi altri festival, il film è stato  stato scelto per rappresentare ill suo Paese agli Oscar. Questo venerdì 9 giugno arriva nelle sale spagnole, distribuito da Paco Poch Cinema.

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Cineuropa: Tua figlia interpreta, tra l'altro in modo splendido, la protagonista di Alma viva. Perché questa decisione?
Crist
èle Alves Meira: Quando ho iniziato a scrivere la storia ero incinta e avevo Lua nella pancia, ma la protagonista doveva essere un'adolescente. Poi ho cambiato il personaggio centrale in una ragazzina, perché non volevo addentrarmi in storie d'amore estive che avrebbero distolto l'attenzione dal realismo magico e dal rapporto speciale della giovane con la nonna che mi interessava tanto. Abbiamo iniziato a fare i casting per le undicenni: in questi provini Lua suggeriva le risposte alle candidate. Il direttore del casting mi ha chiesto perché non avessi scelto mia figlia per il ruolo, visto che era più brava e pronta.

Il Portogallo rurale che appare nel film è molto simile a quello spagnolo, con queste donne che si prendono cura dei bambini, con i quali stabiliscono un legame molto speciale.
Si tratta di una società matriarcale nella pratica, anche se teoricamente è un patriarcato, perché le donne lì sono quelle che conoscono le piante, le preghiere, la gestione della vita familiare. Sono donne potenti e con il mio film rendo omaggio a loro, che sono anche emancipate: la nonna si spoglia tranquillamente, zia Fatima ha una relazione sessuale con un vicino e la piccola Salomé (interpretata da mia figlia) ha le sue scappatelle notturne...

Nel tuo film parli di due mondi, quello materiale e quello della magia e della superstizione, che si stanno perdendo.
Contro la massificazione e la razionalizzazione generalizzata, rivendico la superstizione, le credenze e i mondi ancestrali. Inoltre il cinema permette di andare oltre le apparenze, permette di credere. Con il montatore e il direttore della fotografia del film ci siamo interrogati su ciò che non viene detto, su ciò che non si vede, sul mistero, su ciò che viene lasciato fuori campo. Preferisco un'immagine a molti dialoghi, come l'inquadratura dei piedi della nonna, che spiega molte cose in Alma viva.

La morte è molto presente in questo villaggio portoghese, e i bambini ci convivono.
Si lascia la morte a casa e si vive con il defunto. La morte è il segno della nostra impotenza, per questo viene nascosta nella società contemporanea. Ma il lutto deve essere vissuto senza nascondersi, imparando a farlo.

La possessione che vediamo nel film... È come una trasmissione dell'eredità dalla nonna alla nipote?
Sì, la bambina ha il dono del corpo aperto, quindi può connettersi con la nonna defunta, riunendo la famiglia e trasmettendo quel rispetto. Il mio può essere un film molto razionale e avere anche una spiegazione metaforica e mistica: mi piace che Alma viva abbia questa doppia lettura, anche se il suo tema centrale è la trasmissione spirituale.

C'è una frase favolosa che si sente nel film dalla bocca di uno dei suoi protagonisti: "Il denaro è lo sterco del diavolo".
Adoro questa frase! L'ho sentita in un proverbio e ho deciso di inserirla nel film, mettendola in bocca allo zio cieco, che qui recita come nella rappresentazione di una tragedia greca.

Come è stato suddiviso il lavoro tra i tre Paesi co-produttori?
Il film, che aveva un budget totale di 1.600.000 euro, è stato girato in Portogallo, anche se io vivo in Francia, dove sono stati realizzati la post-produzione e gli effetti speciali dell'incendio, mentre il missaggio del suono è stato fatto in Belgio.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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