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SAN SEBASTIÁN 2023 Zabaltegi-Tabakalera

Alberto Martín Menacho • Regista di Nights Gone By

"Ci avviciniamo a certe persone senza sapere perché"

di 

- Il regista madrileno con il cuore in Estremadura racconta il suo primo lungometraggio documentario, in cui torna nel villaggio di Badajoz dove trascorre parte dell'anno

Alberto Martín Menacho  • Regista di Nights Gone By

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è il titolo 100% estremadoregno del primo lungometraggio di Alberto Martín Menacho, un cineasta di 36 anni che trascorre parte dell'anno nel villaggio di Badajoz che fa da sfondo a questo film (coprodotto da Svizzera e Spagna), presentato in anteprima a Visions du Réel e ora proiettato nella sezione Zabaltegi-Tabakalera del 71mo Festival di San Sebastian. Lì abbiamo incontrato il regista, che portava un orecchino simile a quelli indossati dalle nonne di quella regione confinante con il Portogallo.

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Cineuropa: Lei è di Madrid, vero?
Alberto Martín Menacho:
Sì, non sono dell'Estremadura di nascita, ma di cuore. Mia madre e i miei nonni sono di Salvaleón, Badajoz. Per me l'Estremadura è quel territorio specifico all'interno della regione, perché non la conosco bene al di là del mio villaggio. Fin da quando ero molto giovane, ho vissuto il rapporto tra la gente e gli animali, perché la mia famiglia alleva bestiame. Ci sono anche scene girate in altre città dei dintorni e una a Madrid, nello spazio della NASA, con enormi antenne di esplorazione spaziale.

Nel suo film c'è un contrasto tra il presente tecnologico e le usanze che si mantengono ancora nelle zone rurali.
Volevo essere in entrambi i tempi: nel passato e nel futuro, con un presente permeabile.

E, come ha detto prima, in effetti, sono presenti sullo schermo dagli asini ai levrieri.
Nel rapporto delle persone che lavorano con gli animali – perché sono allevatori o li usano per la caccia – c'è una contraddizione tra chi è capace di amare un animale e di baciarlo, e chi allo stesso tempo è capace di sacrificarlo. Entrambi i tipi di relazione fanno parte del territorio in egual misura e credo fosse necessario mostrare sia l'uno che l'altro: quello più crudo e quello più romantico di approccio agli animali.

Si percepisce il suo affetto per gli animali.
Il film è dedicato a mio fratello e a Vica, un cane levriero che ha vissuto con me per un periodo. Ho sempre avuto animali in casa, ero circondato da cani e gatti, e in Estremadura da altri che non vivono in casa, come maiali, mucche, asini e cavalli.

Perché ha dedicato il film a suo fratello?
Perché è stato lui a farmi conoscere la storia dei levrieri e il rapporto con un animale dalla pubertà all'età adulta. Il levriero Vica appare addormentato accanto a uno dei personaggi: è un simbolo che rivela l'intera storia della caccia ai levrieri, perché alcuni di loro finiscono, come vede il protagonista Juan, in una situazione molto difficile.

Perché questo titolo?
È un'espressione locale, una contrazione di "l'altro ieri sera" e per me parla del tempo: nel presente, quando lo diciamo, siamo già nel passato, perché stiamo parlando di qualcosa che è già accaduto. L'idea di prendere qualcosa di personale nel titolo ha a che fare con il modo di parlare di mia nonna, che è in due tempi, con un piede nel presente e l'altro nel passato.

Come ha scelto i personaggi centrali?
C'è molto di intuitivo in questo, alla fine ci avviciniamo ad alcune persone e non sappiamo perché. Con alcuni di loro c'era un legame già prima delle riprese, che siano amici o familiari, mentre con altri è stata una pura intuizione e il desiderio di conoscerli, che ha fatto sì che il film nascesse.

Mostra atti molto quotidiani, scene minime, cronache di un villaggio.
Voglio che raggiunga il maggior numero di persone possibile e ho cercato di ritrarre qualcosa che conosco, in cui mi sento a mio agio e con persone con cui avrei voluto stare.

Con la scomparsa degli anziani, scompariranno espressioni come quella che dà il titolo al film?
Credo che in qualche modo si stia rianimando e non andrà completamente perduto, qualcosa si sta trasmettendo.

Alla fine, Antier noche è una poesia d'amore per il villaggio dei suoi nonni?
Ho girato lì due cortometraggi e un lungometraggio. In tutto questo lavoro ci sono amore e contraddizioni verso quel luogo, e molto affetto per la gente.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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