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TORINOFILMLAB 2023

Mercedes Fernandez • Managing director, TorinoFilmLab

“Il processo creativo può essere molto solitario, noi offriamo uno spazio sicuro dove i filmmaker possano confrontarsi e sperimentare”

di 

- Abbiamo parlato dei traguardi e delle novità del lab audiovisuale internazionale con la responsabile del progetto

Mercedes Fernandez  • Managing director, TorinoFilmLab

Una comunità di 2.000 partecipanti che si è creata negli anni, provenienti da 85 Paesi, supportati da quasi 200 tutor e trainer da tutto il mondo; 600 progetti e 185 film e serie selezionati nei maggiori festival (Cannes, Venezia, Berlino, Toronto, Locarno), approdati in sala o sulle piattaforme. 200 premi assegnati per oltre 6,3 milioni di euro. Il TorinoFilmLab concludere l'anno mostrando i progetti sviluppati nell'ambito di due dei programmi annuali del TFL a un vasto pubblico di professionisti dell'industria cinematografica, nell’ambito del TFL Meeting Event, tra giovedì 23 e sabato 25 novembre (leggi la news). Abbiamo parlato dei traguardi e delle novità con la responsabile del progetto, Mercedes Fernandez.

Cineuropa: Il bilancio di questi anni di attività è sorprendente.
Mercedes Fernandez:
Questi numeri ci aiutano a raccontare qualcosa altrimenti difficilmente riassumibile: la qualità del lavoro di una comunità di professionisti che condividono le loro competenze per sostenere la ricchezza e la diversità delle espressioni artistiche nel cinema. Il processo creativo può essere molto solitario, al TorinoFilmLab fin dall'inizio abbiamo voluto offrire uno spazio sicuro dove i filmmaker possano confrontarsi e sperimentare. Crediamo nell'errore, nella possibilità di sbagliare per far evolvere i progetti e crescere professionalmente. Quest'atmosfera di libertà e fiducia è la base sulla quale si costruiscono le storie, e poi le squadre, le collaborazioni, le coproduzioni, i film e la preziosa comunità internazionale del TFL. La selezione ai festival è un bellissimo risultato, ma soprattutto è il percorso che si fa prima che ha un valore fortissimo.

L'offerta dei laboratori si è ampliata nel tempo. ScriptLab e FeatureLab sono forse i punti di forza, affiancati da quelli dedicati alle Serie e i workshop sulla sostenibilità.
ScriptLab e FeatureLab sono i due programmi con i quali il TFL nasce nel 2008, il primo per progetti a uno stadio iniziale di sviluppo e il secondo per progetti a uno stadio più avanzato. Negli anni a seguire abbiamo sempre sperimentato per dare risposta alle nuove necessità dell'industria. Dopo i lungometraggi, nel 2017 sono arrivate le serie, con SeriesLab e, qualche anno dopo, anche SeriesLab Talents. Un doppio programma specializzato che dal 2024 porta un’ulteriore novità, infatti anche i progetti e talenti della serialità saranno presentati nel Meeting Event.

E poi Green Film Lab, il nostro workshop sulla sostenibilità, che vuole creare consapevolezza e conoscenza sull'impronta ecologica delle produzioni cinematografiche, in modo di implementare delle azioni che la possano ridurre. Questo tipo di competenze stanno diventando molto importanti per i produttori e arricchiscono ulteriormente il loro profilo professionale oltre che facilitare l'accesso ai fondi, che premiano o richiedono delle pratiche sostenibili durante la fase di produzione.

La grande novità di questi mesi è il lancio di ComedyLab, la cui call per application è aperta fino al 20 dicembre per poi vedersi concretizzare nei workshop 2024.
Negli ultimi tre anni abbiamo lavorato su progetti di commedia nell'ambito dei nostri programmi, e abbiamo visto che le specificità del genere richiedono un programma dedicato. In ComedyLab sceneggiatori e comedian che arrivano da stand up, teatro, podcast o altri ambiti della comicità, lavoreranno insieme allo sviluppo di un massimo di 4 progetti. Sarà un percorso estremamente personalizzato dove si arriverà a una prima bozza di sceneggiatura da presentare all'industria nel Meeting Event del 2024, e durante il quale si esplorerà il potenziale internazionale di queste commedie.

Altra novità del 2023 è Boost IT Lab. Quali opportunità offre questo progetto a produttori e registi italiani emergenti?
Il programma è dedicato sia a produttori e registi italiani che vogliono esplorare il potenziale internazionale dei loro progetti che a professionisti internazionali in cerca di partner minoritari italiani. Le squadre lavorano con diversi esperti nei vari aspetti della coproduzione, dalla produzione alla vendita, dagli aspetti legali alla distribuzione, cashflow e anche sviluppo della sceneggiatura. Il percorso si conclude con una presentazione dei progetti all'industria italiana e internazionale.

È un approccio alla coproduzione a 360 gradi che vuole aprire delle opportunità per le società indipendenti italiane. Le squadre hanno la possibilità di ulteriormente sviluppare le loro competenze sulla coproduzione internazionale, entrare in contatto con nuovi progetti e talenti di tutto il mondo, ed esplorare nuove opportunità di collaborazione.

Un'ultima considerazione, sul lavoro dello staff, che peraltro è composto quasi interamente da donne.
La squadra del TFL è cresciuta negli anni in modo molto organico. Siamo cresciute tutte insieme, un passo alla volta. Il nostro modo di lavorare rispecchia quello che proponiamo nei programmi: un atteggiamento di fiducia e collaborazione, dove l'errore è una parte integrante della crescita e non ha una connotazione negativa. Questo permette una modalità di lavoro molto orizzontale ed efficiente. È una squadra internazionale, per qualche ragione Torino ci ha attirate da diversi punti dell'Europa: Francia, Spagna, Polonia. È vero che si tratta di una squadra predominantemente femminile e spesso questa caratteristica viene notata; a volte siamo perfino affettuosamente prese in giro per questo, ma è successo in un modo completamente spontaneo.

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