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Belgio / Francia / Spagna

Jérémie Degruson e Matthieu Zeller • Réalisateur e produttore di Toys - Giocattoli alla riscossa

"Il film ha un'atmosfera surreale e molto belga, un po' come se Magritte incontrasse Tolkien"

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- Abbiamo parlato con il regista e il produttore del decimo lungometraggio realizzato dagli studi belgi nWave

Jérémie Degruson e Matthieu Zeller • Réalisateur e produttore di Toys - Giocattoli alla riscossa
Jérémie Degruson (a sinistra) e Matthieu Zeller

Gli studi nWave sono stati creati 30 anni fa da Caroline van Iseghem, Eric Dillens e Ben Stassen, la figura di riferimento che ha co-diretto ciascuno dei primi 8 lungometraggi realizzati da nWave. Quest'ultimo si è ritirato qualche tempo fa ed è Matthieu Zeller a dirigere gli studios da quattro anni, mentre Jérémie Degruson (che aveva già co-diretto The House of Magic [+leggi anche:
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, ora in programmazione nei cinema francesi e belgi. Inizialmente specializzata nel 3D, dal 2008 nWave ha investito nel settore dell'animazione per famiglie, facendo concorrenza agli studi americani e distribuendo i suoi film in tutto il mondo.

Cineuropa: Di cosa parla questo nuovo film?
Jérémie Degruson:
The Inseparables racconta la storia di Don, un piccolo burattino dall'immaginazione sfrenata che, stanco di fare il giullare sul palcoscenico, decide di lasciare il suo piccolo teatro per scoprire il mondo esterno, che per lui è Central Park e New York. Nel suo viaggio, incrocia DJ Doggy Dog, un piccolo peluche abbandonato a Central Park che cerca un amico e una famiglia. È prima di tutto una storia di avventura e di amicizia, un inno all'immaginazione che ci invita a uscire dalla nostra zona di comfort alla ricerca della magia.

I personaggi lottano per liberarsi dei ruoli e delle identità che sono stati loro assegnati.
J.D.:
All'inizio, Don usa la sua immaginazione per fuggire dalla sua realtà, per reinventarsi. Ma a poco a poco imparerà anche a usare la sua immaginazione per aiutare gli altri a realizzarsi.

Il film fonde insieme diverse texture e tecniche di animazione.
J.D.:
Sì, ci sono diversi trattamenti nel corso del film. Rimaniamo in un registro realistico quando seguiamo i personaggi nella loro vita "reale", ma quando Don entra nelle sue fantasie e si perde nella sua immaginazione, l'aspetto del film cambia completamente. Il 3D si mescola al 2D, creando qualcosa di surreale e molto colorato. Don mescola insieme la realtà e le cose che ha letto nei libri, per questo abbiamo dovuto creare un mondo unico, interamente suo, completamente incentrato su ciò che accade nella sua mente. Una scopa può diventare un troll, un tombino può trasformarsi in una balena, un mulino a vento da minigolf si trasforma in un drago... Il film è allegramente ispirato a Don Chisciotte, con Don nel ruolo del cavaliere, DJ Doggy Dog in quello di Sancho Panza e Dee in quello di Dulcinea.

Qual è stata la sfida tecnica più grande?
J.D.: La sfida tecnica più grande per noi era rappresentata dalle scene dell'immaginazione di Don, che sono in 2D. Non è qualcosa con cui eravamo abituati a lavorare alla nWave, la nostra specialità è sempre stata il 3D. Abbiamo fatto molte ricerche per trovare immagini che ci piacessero. E naturalmente c'erano le scene con effetti speciali, con acqua, fuoco, fumo, cibo, persino coriandoli, che sono un inferno in termini di animazione.

Quali sono state le vostre principali influenze?
J.D.:
Ovviamente Toy Story, visto che abbiamo lavorato alla nostra sceneggiatura con alcuni autori del film. Mi ispirano molto anche i film di Terry Gilliam, Brazil, Le avventure del Barone di Munchausen. Poiché ci ispiriamo anche a Don Chisciotte, si creano certamente dei collegamenti. E nelle fantasie di Don c'è qualcosa di molto surrealista, molto belga, un po' come Magritte che incontra Tolkien.

nWave si è ormai affermato come uno dei maggiori studi di animazione europei.
Matthieu Zeller:
Sì, The Inseparables è un film d'animazione realizzato in Belgio. Gli studi nWave contano 150 persone che lavorano tutto l'anno su film che girano il mondo e che vengono realizzati a Bruxelles. I nostri talenti provengono da tutto il mondo, ci sono 17 nazionalità nei nostri uffici. Questo è già il decimo film degli studios e il nostro primo lungometraggio è stato anche il primo lungometraggio stereoscopico in 3D al mondo, Fly Me To The Moon.

Esiste un know-how specificatamente belga nel mondo dell'animazione?
M.Z.:
Sì, chiaramente c'è. Credo si possa dire che nWave sia il gioiello, ma in Belgio ci sono molti altri eccellenti studi di animazione, che lavorano a lungometraggi o serie, incoraggiati dal tax shelter, ma anche dal fatto che qui si sono installati molti talenti sia belgi che stranieri, il che ci permette di creare team di grande talento che possono competere con i grandi studi di Hollywood.

(Tradotto dal francese)

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