Antonio La Camera • Regista di Las memorias perdidas de los árboles
"L'immersione in Amazzonia è stata un viaggio interiore alla scoperta dei miei limiti e dei miei punti di forza"
- Il regista italiano ha partecipato al Creators Lab 2022 di Playlab con Apichatpong Weerasethakul, dove ha girato il suo cortometraggio premiato a Venezia

Il regista italiano Antonio La Camera ha partecipato nel 2022 all'Apichatpong Weerasethakul Creators Lab: Filming in the Amazon di Playlab Films (vedi la news), che ha portato registi e creativi nella foresta amazzonica peruviana per dieci giorni per sviluppare un cortometraggio ciascuno. Il suo lavoro, The Lost Memories of Trees, è stato uno dei 15 selezionati da Playlab per sostenerne la distribuzione internazionale, ed è stato poi scelto per la 38ma Settimana Internazionale della Critica alla Mostra di Venezia dello scorso anno, dove ha vinto il Premio per il Miglior Cortometraggio.
Cineuropa: In che modo il ricco patrimonio culturale dell'Amazzonia peruviana e l'influenza di questa cultura specifica hanno ispirato o influenzato il suo processo creativo durante il workshop di Playlab Films?
Antonio La Camera: Essere immerso nella foresta amazzonica peruviana è stata per me una grande opportunità per riconnettermi con me stesso. Più che essere influenzato dalla cultura locale in senso convenzionale, per me è stato un viaggio interiore alla scoperta dei miei limiti e dei miei punti di forza, in un grande dialogo con la natura che ci circonda e che, in Amazzonia, ha un'enorme forza spirituale e un'atmosfera unica.
Essendo cresciuta in Italia, in campagna, il rapporto con la natura è sempre stato qualcosa che mi appartiene davvero, e trovarmi immerso nella foresta amazzonica è stato un po' come tornare in una casa a cui si appartiene, ma che è allo stesso tempo diversa e nuova. Non dimenticherò mai il cielo notturno stellato della foresta, mentre i versi di animali lontani riempivano l'aria, creando un'atmosfera terrena e aliena allo stesso tempo. Sono tutte suggestioni che ho cercato di trasmettere nel mio cortometraggio e che mi hanno ispirato molto.
Può condividere con noi alcune intuizioni o apprendimenti chiave derivanti dal lavoro con il maestro che ha guidato il workshop di quest'anno, e come queste esperienze hanno contribuito allo sviluppo del suo film?
Certamente, ciò che mi porto ancora dietro dal workshop e dagli insegnamenti di un maestro come Apichatpong è l'aver capito che per fare un film bisogna fare un passo alla volta. Bisogna avere fede nell'intero processo, vivere molto nel presente, e anche le cose che sembrano più difficili e impossibili troveranno il modo di realizzarsi. Avere dieci giorni per concepire un film, scriverlo, fare il cast, scegliere le location, girarlo e poi montarlo sembrerebbe qualcosa di impossibile o restrittivo, ma se si ha fede in quello che si sta facendo e si è in grado di ascoltare ciò che accade fuori e dentro di noi, i limiti possono diventare punti di forza e le possibilità moltiplicarsi.
Presentare il suo film alla Mostra del Cinema di Venezia è un risultato importante. In che modo il workshop intensivo di dieci giorni presso Playlab Films l'ha preparata a questo appuntamento storico e quali sono state le reazioni che ha ricevuto al festival?
La presentazione a Venezia è stata un momento molto importante per me, perché è stata la prima volta che ho visto il film finito in una sala con centinaia di persone. Per me è importante che i film non siano solo film, ma che possano aspirare a diventare cinema puro, cioè ad accedere a una dimensione esperienziale che abbraccia la forma narrativa e audiovisiva per creare un vero e proprio viaggio sensoriale. E naturalmente la sala cinematografica è il luogo perfetto per creare questa dimensione. Così, a Venezia, ho potuto vedere il film esattamente come speravo, e il feedback dei presenti in sala è stato molto positivo ed emotivo. Quindi, è stata la prova che, a prescindere dal fatto che piaccia o meno, il film è riuscito ad arrivare da qualche parte dentro lo spettatore, e questa per me è la cosa più importante.
(Tradotto dall'inglese)
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