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Duncan Kenworthy • Produttore

I segreti di Love Actually

di 

- La terza collaborazione del produttore inglese con Curtis ha portato fortuna ad entrambi. Ma i progetti, per i due, non finiscono qui

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è la terza collaborazione tra il produttore Duncan Kenworthy e lo sceneggiatore Richard Curtis, questa volta passato alla regia. Ancora una volta al centro della storia c'è l'amore, come in Quattro matrimoni e un funerale e Notting Hill. Kenworthy ha lavorato per la televisione e come produttore di altre pellicole (Lawn Dogs and The Parole Officer).

Ci può parlare di Love Actually? Qual è l'essenza del film?

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"La morale del film è spiegata nelle prime inquadrature. Il film si doveva intitolare Love actually is all around. E io gli dissi, 'Non va bene questo titolo, è troppo lungo e sentimentale!'. Così abbiamo deciso insieme di accorciarlo. Ma Richard ha voluto insistere su un punto: 'Non è troppo sentimentale. Questo è quel che voglio comunicare con il mio film: l'amore ci circonda'. E' magnifico il suo ottimismo, soprattutto su un argomento su cui si può essere molto cinici".

E' un progetto molto ambizioso...

"Sì. Molte volte ho pensato che potesse non funzionare. La post-produzione è stata molto lunga, per far tornare tutti i pezzi del puzzle".

Avevate in mente un personaggio portoghese fin dall'inizio o avete fatto questa scelta dopo aver individuato Lucia Moniz?

"No, il personaggio di Aurelia è sempre stato portoghese. Questo anche perché la storia è basata su alcuni eventi accaduti realmente a Richard. Qualche anno fà affittò una casa in Francia, insieme alla sua ragazza, per poter scrivere. C'era davvero una donna di servizio portoghese, che Richard doveva accompagnare a casa in macchina. Mi ha detto che era molto bella, ma che non riusciva a comunicare con lei a causa della lingua. E' una storia vera, anche se Richard non si è mai innamorato della ragazza".

Come si trova a lavorare con Richard, dopo tutti questi progetti?

"Non continuerei a lavorare con lui, se non mi divertissi. E' uno scrittore e un uomo brillante. Ho passato gli ultimi tre anni sempre vicino a lui. Per questo film però è stato diverso. Negli ultimi due, c'era sempre un regista nel team. Questa volta eravamo solo noi due. Pensavo, 'ora prenderemo tutte le decisioni insieme'. Ma anche lui, come ogni regista, desiderava un po' di distanza. Ma ho gradito molto anche questo nuovo tipo di relazione".

Qual è il vostro prossimo progetto?

"Richard passerà un po' di tempo dell'anno prossimo a scrivere".

Parlerà ancora di amore, o di qualcos'altro?

"Credo che scriverà qualcosa di diverso. In un certo senso, adesso che si sta preparando a diventare padre per la quarta volta, sta maturando. I suoi primi film raccontavano la fase dell'innamoramento. Love Actually quella successiva. Non so. Potrebbe affrontare argomenti più seri la prossima volta. Ha sempre voluto raccontare la storia dei suoi genitori, mi piacerebbe se lo facesse".

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