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Karlo Funk • Baltic Films

Baltic films si apre al mondo

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Nel 2000, Karlo Funk ha interrotto la carriera di giornalista di arte, teatro e letteratura per raggiungere l'EFF (Estonian Film Foundation), prima come membro del consiglio di amministrazione poi come coordinatore dei festival. Ora è direttore delle relazioni internazionali.

Quale impatto ha avuto l'integrazione nell'Unione Europea sui paesi baltici?
Per l'industria del cinema l'accesso ai fondi dell'Unione europea è iniziato un anno e mezzo prima del maggio 2004. Da quel momento gli altri paesi europei si sono mostrati molto più inclini a cooperare con noi.

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Quale fra i tre paesi baltici (Lettonia, Estonia, Lituania) ha un'industria più sviluppata?
La Lettonia propone nuovi studios, tra cui degli studi di registrazione. Non è il caso dell'Estonia, mentre l'avvenire dello studio lituano è incerto dopo la sua privatizzazione.
Il cinema estone riceve l'aiuto dell'EFF, istituzione creata nel 1997 dal governo. Il suo budget annuale è di 2,3 milioni di euro, finanzia sia la produzione di documentari sia i film d'animazione. Il nostro obiettivo è di riuscire a produrre tre lungometraggi, tra cui una coproduzione minoritaria, di 800.000 euro ciascuno. Idealmente, bisognerebbe salire a quota cinque film per lasciare più spazio ai giovani registi e per analizzare meglio le attese del nostro mercato. In Estonia, le case di produzione sono generalmente polivalenti e si occupano di televisione, cinema, pubblicità e documentari.

In Lettonia, il cinema è sostenuto dal Centro nazionale del cinema lettone. Questo paese può produrre con maggiore facilità dei film a budget elevato, come ad esempio Defenders of Riga, dramma storico sulla prima guerra mondiale il cui budget di 3,5 milioni di dollari è stato interamente raccolto dagli investitori lettoni con il sostegno del programma MEDIA.
In Lituania i film sono sostenuti dal ministero della Cultura, ma nel 2006 dovrebbe essere istituita una agenzia nazionale.

Quali sono i registi e gli attori più promettenti?
I due registi estoni Jaak Kilmi e Rene Reinumaegi, autori di Revolution of Pigs, candidato come miglior film straniero all'oscar 2004, sono molto promettenti. Quest'anno il loro film si è classificato tra i dieci maggiori successi in Estonia, aggiudicandosi anche il premio speciale della giuria del festival di Mosca.
Kristine Nevarauska, che ha rappresentato la Lettonia come Shooting Star 2004, è una giovane attrice di talento.
Quanto alla Lituania, è il regista Kristijonas Vildziunas ad attirare maggiore attenzione. Dopo The Lease, selezionato per la Mostra di Venezia del 2002, ora sta lavorando a un nuovo film, You Am I, una produzione Studio Uljana Kim.

Baltic Films è stata creata nel 2000 per assicurare la promozione dei film baltici nel mondo. Quali sono le vostre attività principali?
Siamo presenti ai differenti mercati e ci curiamo di sostenere i nostri produttori nei festival più importanti. La vetrina principale per noi è il Baltic Event, il Festival delle notti nere di Tallinn, che è in programma dal 1 al 3 dicembre. Quest'anno per la prima volta ci sarà il mercato della coproduzione, l'1 e il 2 dicembre. Una dozzina di progetti provenienti dai paesi baltici, dall'Europa centrale e dell'Est, da Russia e Scandinavia saranno presentati ai potenziali investitori per allargare la loro cerchia di relazioni a livello internazionale.

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