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Brigitte Veyne • Project manager European Films Crossing Borders

I seminari EFCB di nuovo a Cannes

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European Films Crossing Borders terrà una nuova sessione di formazione a Cannes dal 15 al 17 maggio (voir news). Cofinanziata dal Programma MEDIA e organizzata dalla Fundación Autor, questa iniziativa punta a far conoscere ai partecipanti gli strumenti per distribuire e vendere un film all’estero. Cineuropa ha incontrato Brigitte Veyne, Project manager di European Films Crossing Borders e responsabile della formazione della Fundación Autor.

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Cineuropa: Quali sono le caratteristiche specifiche di "European Films Crossing Borders" rispetto agli altri programmi di formazione finanziati da MEDIA ?
Brigitte Veyne : Il nostro programma è un’iniziativa di formazione specializzata nella distribuzione e nella promozione audiovisiva internazionale. Noi ci auguriamo che i nostri partecipanti (produttori, registi, sceneggiatori, manager ecc.) pensino al più presto e in anticipo alle possibilità di distribuzione internazionale dei loro film. Un fatto importante è che i nostri seminari sono organizzati a ridosso dei grandi festval europei: Cannes, Berlino, San Sebastien. Noi spieghiamo loro come approfittare della prossimità con i festival.

Cineuropa: Da quest’anno organizzate un seminario per i professionisti del sud del Mediterraneo nel quadro di Euromed Audiovisuel. Qual è il livello dei partecipanti e quali sono le loro attese?
Mediterranean Films Crossing Borders (MFCB) mira a formare 100 professionisti del settore audiovisivo (25 per seminario). Il grande interesse degli addetti ai lavori di questa area e il numero di candidature ricevute (65 per 25 posti) dimostrano che questa formazione corrisponde a una reale necessità. Abbiamo notato che il livello dei professionisti del Mediterraneo non aveva niente da invidiare a quello dei loro omologhi europei. Per questa prima edizione, i partecipanti provengono da Algeria, Palestina, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Tunisia e Turchia. Le attese dei candidati sono le stesse di quelle degli europei: incontrare i loro colleghi mediterranei, imparare le tecniche per vendere i loro progetti all’estero, e entrare in contatto con gli esperti dell’industria audiovisiva.

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