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Rafael Edholm • Regista

Baba’s Cars, il film più danese mai realizzato in Svezia

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è il secondo film per il quale la star svedese Rafael Edholm passa dietro alla macchina da presa, ma è anche il suo primo lungometraggio a budget elevato prodotto da Nordisk Film Production. Il suo talento di sceneggiatore e regista era già evdiente nella sua opera prima, Completely Mad. Con Baba’s Cars, commedia d’azione che mette in scena persone ordinarie in situazioni assurde, interpretata da Andreas Wilson (Evil) e Sara Sommerfeld (Wings of Glass), Edholm si lascia guidare dalla propria immaginazione e dal suo humour nero "in stile fratelli Coen o Anders Thomas Jensen". L’uscita svedese del film ha avuto luogo nel marzo scorso e le vendite sono assicurate da Nordisk Film International Sales.

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Cineuropa: Perché non ha voluto essere anche l’attore protagonista del film?
Rafael Edholm: Inizialmente volevo recitare e chiedere a un regista di realizzarlo, ma non ho trovato registi svedesi tanto temerari da correre il rischio. Kim Magnusson (direttore del Nordisk Film Production) mi ha allora detto "Perché lo non dirigi te?". Quindi ho ceduto volentieri il ruolo a Andreas Wilson.

In Baba’s Cars, ci sono degli inseguimenti in auto, dei cattivi e tanti personaggi strani. Inoltre, è veramente filmato come un western, ma un wetsern ambientato in un paese polare. E’ molto originale per essere una produzione svedese . Cosa ha ispirato la storia? E’ stato difficile realizzare il progetto?
Volevo fare qualcosa che non avevo mai visto prima e divertirmi. Ho quindi utilizzato un’ambientazione classica, quella del werstern, ma collocandola nel nord della Svezia (nel Norrland). Ho inventato dei personaggi naïf con dei problemi, poi ho trasformato la storia in qualcosa di veramente assurdo. Quelli del Nordisk e di Filmpool Nord hanno apprezzato il copione fin dall’inizio; non è stato difficile ottenere i finanaziamenti e mi è stato detto che si trattava del film più danese mai girato in Svezia!

Ha delle affinità con un autore tipo Anders Thomas Jensen ?
Sì. E’ un buon amico e uno dei miei autori preferiti. Inoltre mi ga anche dato una mano durante la crerazione della sceneggiatura: mi ha ripetuto di non cambiare i personaggi, checché ne dicessero i produttori! Ha apprezzato il versante crudo del film. Quindi direi di sì, mi sento molto vicino alla nouvelle vague danese, molto più coraggiosa dei registi svedesi. Come attore devo invece molto a Susanne Bier: mi ha offerto il ruolo da protagonista di The One And Only, un gran successo nel 1999. I norvegesi hanno anche dei giovani registi eccellenti; il mio prossimo film sarà realizzato in Norvegia. Spero che Baba’s Cars stimoli gli altri registi svedesi a fare film più originali.

Baba’s Cars è uscito in Svezia in marzo. Come lo ha accolto la stampa?
I critici, non sapendo davvero cosa pensare, hanno protestato: "Non si possono fare film così amorali!". In più sostenevano che film con stranieri dovrebbero parlare di immigrazione e integrazione... Non riuscivano a capire che avevo solo fatto una commedia, una storia un po’ pazzoide ambientata nel grande Nord (Norrland).

Prossimi progetti ? Cosa rappresenta per lei questa presentazione al festival di Karlovy Vary ?
Ho molte storie in mente, ma la prossima sarà quella di un tipo che va a vivere con un cervo... ! Quanto a Karlovy Vary, sono lusingato. E’ il primo festival che mi invita come regista... si comincia così!

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