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Mélanie Laurent • Attrice

Shooting Star 2007 - Francia

di 

Mélanie Laurent, 23 anni, è stata lanciata lo scorso autunno come protagonista di Don't worry, I'm fine [+leggi anche:
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di Philippe Lioret (leggi la news [+leggi anche:
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). Ma la giovane parigina ha già girato una decina di film (leggi l’articolo) per registi come Michel Blanc, Jacques Audiard, Rodolphe Marconi, Rachid Bouchareb, il belga Oliver Van Hoofstad e l’italiano Alessandro Capone. Incontro con l’attrice.

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Quali sono state le principali tappe della sua carriera, iniziata a soli 15 anni?
Mélanie Laurent: Prima di tutto l’incontro con Gérard Depardieu. Un’amica mi aveva portata sul set di Asterix e Obelix e Depardieu mi ha vista da lontano. E mi ha chiesto se volevo fare cinema prima di impegnarmi in Un Pont entre deux rives. Poi è stata la volta di Rodolphe Marconi, che mi ha proposto un ruolo principale in This is my body, dove ho interpretato le mie prime scene d’amore e di lacrime. Poi, stranamente, un’apparizione furtiva in Tutti i battiti del mio cuore [+leggi anche:
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di Jacques Audiard ha svelato un lato di me difficile da immaginare. Avevo sempre avuto ruoli piuttosto teneri, giovani fanciulle alle prime armi. Di colpo ero diventata una ragazza di carattere. E Don’t worry, I’m fine è stata una tappa importantissima: perché sulle mie spalle ricadeva tutto il peso di un film che ha avuto un enorme successo di pubblico.

Quali sono i suoi progetti per il 2007?
Comincerò con Paris di Cédric Klapisch (leggi la news), le cui riprese si concluderanno a marzo, e La stanza dei morti di Alfred Lot (leggi l’articolo), che inizierà a febbraio. Poi Les Femmes de l’ombre di Jean-Paul Salomé in primavera (leggi la news), e Le Tueur di Cédric Anger.

Cosa pensa di una nomination come quella di Shooting Star? Faccio questo lavoro da dieci anni e comincio a conoscerlo bene. Ho vissuto momenti di delusione e di euforia. Ho fatto molta attenzione ai film che sceglievo: preferivo non lavorare quando mi proponevano ruoli non adatti a me. In effetti mi sono preparata a quello che mi sta per succedere. Per me fare questo lavoro significa interpretare i ruoli più belli e incontrare grandi registi. Ma ho anche girato tre cortometraggi e ho scritto una pièce teatrale che mi piacerebbe portare in scena.

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