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Riina Sildos

Producer on the Move 2007 - Estonia

di 

Riina Sildos ha iniziato la sua carriera come critico cinematografico per l’Estonian Broadcasting Company. E’ passata poi alla Estonian Radio nel 1994 con l’incarico di senior editor e poi direttore dei programmi fino al 2000 quando è diventata managing director dell’Estonian Film Foundation, il principale organismo di finanziamento al cinema estone, che negli anni in cui ha operato Sildos ha aumentato il budget dell80%.
Nel 1998 Riina è stata tra i fondatori del Tallinn International Film Festival - the Black Nights Film Festival, che in otto anni è diventato una delle maggiori manifestazioni dell’area baltica con 60.000 presenze giornaliere. E’ stata anche tra i fondatori del Baltic Event nel 2002.
Nel 2003 ha inaugurato la sua casa di produzione, Amrion, che opera nel campo dell’animazione e nei film di finzione. Mat the Cat, sviluppato nell’ambito di EAVE e uscito nel febbraio del 2005, è stato un gran successo al box office locale e una hit dei festival.

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Cineuropa: Quando è stato ideato il Baltic Event (BE), a cosa puntavate?
Riina Sildos: Il BE è stato creato nel 2002 per promuovere il cinema baltico e per creare un interesse internazionale per i film e le società di produzione baltiche.
BE consisteva in una due giorni di proiezioni di film baltici in concomitanza con il Black Nights Film Festival di Tallinn. In particolare, BE ha una sezione intitolata "Coming Soon projects", dedicata ai film in via di sviluppo o in produzione. Grazie alla sua posizione geografica, l'Estonia è un ottimo luogo di incontro per i produttori dei paesi baltici, della Russia, dell'Europa centro-orientale e della Scandinavia: per questo abbiamo deciso di concentrarci sui progetti di questa regione e abbiamo avviato nel 2004 un mercato della coproduzione.
E' prima di tutto rivolto a chi opera nell'industria cinematografica: rivenditori, distributori, finanziatori, rappresentanti di festival e produttori. Oltre ad altri paesi extra europei, gli ospiti arrivano soprattutto da Finlandia, Svezia, Germania, Norvegia, Danimarca e Russia. Ma sono già stati avviati molti contatti utili per il futuro.

Quanti progetti ricevete ogni anno? Da dove? In base a cosa li selezionate? Quali sono i risultati?
Innanzitutto, per il nostro primo meeting sulla coproduzione nel 2005 abbiamo ricevuto una sorprendente quantità di proposte e di progetti. Questo ha rafforzato la nostra convinzione che fosse necessario un mercato della coproduzione in questo paese.
Tutti i progetti dovevano passare da un test di preselezione ideato da esperti internazionali. Così sono stati selezionati dodici progetti da presentare nella due giorni di Tallinn.
Ora la direzione del BE è impegnata con altre realtà europee per scambiare progetti. Ci siamo incontrati più volte con gli organizzatori del co-production market di Berlino e abbiamo stabilito una buona partnership.
Nel 2005 siamo andati anche a Cinelink, il mercato della coproduzione del Sarajevo Film Festival dove abbiamo siglato un accordo grazie al quale inviteremo uno dei partecipanti a presentare i suoi progetti al BE market. Quest'anno la società rumena Mobra Films è stata ospite del BE e il produttore Cristian Mingiu ha presentato il progetto Tales from Golden Age.

Che significato ha l'ingresso dei paesi baltici nell'Unione Europea?Cosa è cambiato per lei, in quanto produttrice e organizzatrice del BE?
Sono due le necessità dei nuovi stati membri dell'Ue: distribuzione e ricerca di partner per la coproduzione con una simile capacità produttiva per accedere ai nuovi mercati. Sfortunatamente nella nostra area mancano i rivenditori. Attualmente, la promozione dei progetti è abbastanza caotica - i mercati dei grandi festival sono troppo presi d'assalto per prestare attenzione ai paesi baltici o ai nuovi stati membri. Abbiamo creato qualche legame con i produttori tedeschi, ma manca una connessione con altri paesi come Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Danimarca, Belgio, Austria, ecc.
Molti progetti dei paesi dell'Europa centrale - come Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Bulgaria - hanno accesso ai grandi mercati della coproduzione, ma al momento questi mercati sono ancora preclusi ai progetti dei paesi baltici e della Russia.
Inoltre, c'è poca informazione sui media internazionali. Pubblicare una edizione speciale sull'industria cinematografica della nostra area, o realizzare un database come Filmkontakt Nord, potrebbe essere una delle molte soluzioni per fornire maggiori informazioni sulla nostra cinematografia. Uno dei tanti aspetti, questo, che il BE vorrebbe sviluppare.

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