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David Thion • Produttore

"Un'originalità un po' sconcertante"

di 

- Incontro con il produttore del film e della prossima opera della regista

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. Incontro con David Thion, produttore del film e della prossima opera della regista.

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Cineuropa: Come e perché avete prodotto Tout est pardonné, progetto sviluppato da Humbert Balsan ?
David Thion: Il film doveva essere co-prodotto dall' austriaca Gabriele Kranzelbinder (Amour Fou Filmproduktion ), e me aveva parlato dopo la morte di Humbert Balsan. Mia Hansen-Love, che non conoscevo, mi ha mandato la sua sceneggiatura. Ho visionato i suoi cortometraggi, come Après mûre réflexion che mi è piaciuto molto, e la sua personalità mi ha colpito. Nonostante la giovane età, mostrava una grande determinazione, parlava bene del suo film e dei suoi personaggi. Si sentiva una maturità nella scrittura, ma il progetto non era facilmente difendibile. C’era una originalità un po’ sconcertante nella struttura in tre parti, ma non nel tema, perché il cinema francese ha già parlato dei rincontri. Di contro, il modo di narrare era originale, con delle ellissi forti, dei momenti che restavano un po’ in ombra, alcuni quali si dedica un quarto d’ora e altri ancora che accadono in un giorno: delle scelte interessanti per il modo di gestire il tempo della storia.

Come vi siete mossi per la parte finanziaria ?
Tutto si prestava ad una co-produzione con l'Austria: il 20-25 % della storia si svolge a Vienna, l’attrice protagonista è austriaca come quasi tutti gli attori della prima parte. Ma la co-produzione è caduta nel nulla perché non abbiamo ottenuto i finanziamenti e non avevamo tempo, in rapporto alle date di riprese previste, per poter presentare nuovamente il progetto. Il film è costato alla fine 1.64 milioni di euro, e abbiamo ottenuto, in ordine cronologico, un anticipo sugli incassi dal Centre National de la Cinématographie (CNC), il sostegno della Fondation Gan, l’impegno di Pyramide nella distribuzione francese e nelle vendite internazionali, il sostegno delle regioni Ile-de-France e Limousin ed un pre-acquisto di TPS. Mettere insieme il budget è stato non meno difficile. Il progetto non passava inosservato poiché la promessa di anticipo ottenuta al primo colpo, il sostegno di Emergences e della Fondation Gan, sono tre segni importanti per la sceneggiatura di un’opera prima e provano che fa parte di progetti di qualità nel cinema d’autore. La sceneggiatura è stata quindi letta con interesse, ma, seppure non ostili, le risposte mancavano di entusiasmo: "fragile", "un po’ dimesso ", "attori misconosciuti "... Le riprese sono durate otto settimane, ma trattandosi di un film nel quale 20.000 euro facevano la differenza l’apporto di alcuni partner è stato decisivo.

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