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Andrzej Jakimowski • Regista

"Devo lottare e giocare con il destino nel realizzare un film"

di 

Il titolo del secondo lungometraggio del regista-produttore-sceneggiatore Andrzej Jakimowski, Tricks [+leggi anche:
recensione
trailer
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intervista: Tomasz Gąssowski
scheda film
]
, rivela la poetica semplicità della storia di un ragazzo che cerca di corrompere il destino con piccole rinunce (“trucchetti”), per riavvicinare sua madre a un uomo che lui crede essere il padre che abbandonò la famiglia anni prima.

Cineuropa ha incontrato il regista all’edizione di quest’anno del Venice Film Festival, dove il film è stato proiettato nella sezione delle Giornate degli Autori, conquistando il premio Europa Cinema come Miglior Film Europeo. Da allora ha vinto due Leoni d’Oro, per Miglior Film e Miglior Fotografia (per il direttore della fotografia Adam Bajerski), al 32° Gdynia Polish Film Festival. Jakimowski adesso affronterà il pubblico del suo paese grazie alla Kino Światche distribuirà il film a partire dal 26 Ottobre.

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Cineuropa: Quale è stata la tua ispirazione per questa storia e per il tuo approccio al film?
Andrzej Jakimowski: Semplicemente la mia vita – non è sempre necessario inventarsi delle storie. Il film non è esattamente autobiografico, ma in un certo senso ho dovuto lottare contro il destino in vari modi e penso di essere stato molto maturo da piccolo così è stato più facile per me fare tesoro di queste mie esperienze dell’infanzia. Ho rivisto quello che ero nel passato con una certa facilità. Posso dire di non essere cambiato dai tempi dell’infanzia. Mi piace trattare storie semplici e il mio scopo è quello di creare un equilibrio tra realtà e finzioni. In certo senso questa storia è su di me – sono un uomo semplice e mi tocca ancora lottare e giocare col destino quando faccio un film.

La semplicità è spesso la cosa più difficile da ottenere da un attore, specialmente quando sono non-professionisti come quelli del tuo film. Come sei riuscito a dirigerli?
E’ molto semplice! Se qualcuno fa qualcosa che sembra falso, tu lo avverti, “Non fare così”! Se qualcuno invece risulta naturale, non dici niente. Ciononostante, la semplicità non è facile perché devi scegliere situazioni che sono metafore. E’ molto difficile fare delle scelte in modo che il film risulti semplice ma non banale.

Il pubblico di Venezia ha sottolineato che il film fa riferimento al cinema classico polacco e si iscrive sul cammino tracciato da Krzysztof Kieslowski. Sei d’accordo?
I film tradizionali polacchi non sono percepiti abitualmente come umoristici, mentre il mio sì perché la nostra cultura è estremamente seriosa. Per me comunque è altrettanto importante il fatto che i miei film siano sereni, perché cerco di fare un cinema un po’ sparito, che nessuno fa più.

Quanto era grande il tuo budget e quanto ci è voluto per raccogliere i finanziamenti per il film?
Il budget è stato di un milione di euro, che non è molto considerando che abbiamo prezzi europei. Per la pellicola, l’attrezzatura e tutto il resto devi comunque pagare quanto pagheresti per un film in Occidente. La Polonia, inoltre, è una piccola nazione ed è molto difficile riuscire a portare un film nelle sale e guadagnare qualcosa dalle proiezioni. E’ più facile se provieni da un grande paese.

La ricerca del finanziamento è durata molto. Io sono anche il produttore, produco i miei film, perché questo è il modo più facile per ottenere ciò che voglio, e mi ci è voluto un anno per raccogliere tutti i soldi…che non è così male, lo so…ma durante quel periodo avrei potuto girare un altro film! Dopo aver raccolto i soldi, sono passati 6 mesi per completare il film, dalla preparazione al montaggio finale. Le riprese sono durate 30 giorni e abbiamo avuto molti problemi. Nella seconda parte del film doveva esserci una giornata soleggiata ma, sfortunatamente, mentre giravamo la scorsa estate, abbiamo avute piogge pesanti per tutto il periodo, è stato un disastro.

Tricks ha trovato una distribuzione in altri paesi?
Abbiamo avute molte offerte, ma adesso dobbiamo negoziarle.

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