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Nerina Kocjančič • Slovenian F.F.

"Una traversata del deserto"

di 

- Il punto sulla produzione nazionale con la direttrice della promozione e delle vendite del Fondo sloveno per il cinema

Al Trieste Film Festival, dove l’abbiamo incontrata, Nerina Kocjancic è di casa. Da anni è l’ambasciatrice del cinema sloveno, presente in quest’edizione con sei film, due per sezione: lungometraggi (oltre a(Estrellita [+leggi anche:
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, anche Installation of Love di Maja Weiss), corti (On the Sunny Side of the Alps di Janez Burger e The Hole di Marko Santic) e documentari (Minor Apocalypse di Alvaro Petricig e The Children from Petricek Hill di Miran Zupanic). Ma la mole di titoli non deve trarre in inganno: a Lubiana, per il cinema, non sono tempi facili.

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Cineuropa: Qual è la situazione del cinema sloveno?
Nerina Kocjancic: Il 2008 non sarà un anno felice, almeno dal punto di vista della quantità: l’anno scorso non è stato realizzato alcun film. Estrellita e Installation of Love sono stati prodotti nel 2006, poi non c’è stato più nulla: né lunghi, né cortometraggi. È un buco nero nella produzione slovena, dovuto soprattutto al governo di centro-destra che si è insediato nel 2005, intromettendosi prepotentemente nelle decisioni sul cinema, e vanificando il successo del decennio precedente.

Quando, in giro per festival, si sentiva parlare spesso di una nouvelle vague slovena…
La produzione si attestava sui cinque film all’anno, che spesso hanno partecipato, e vinto premi, ai maggiori festival del mondo, da Venezia a Berlino a Rotterdam: mai a Cannes, però, e questo l’opinione pubblica ce l’ha sempre rimproverato. Il governo ha cavalcato il pretesto per imporre dei cambiamenti in un sistema che funzionava bene, e che di lì a poco avrebbe potuto incrementare il trend positivo.

Dopo l’interruzione del 2007, quali prospettive ci sono per l’anno nuovo?
Alla fine dell’anno scorso, è stata programmata la produzione di alcuni progetti: il primo lungometraggio sarà Prehod, scritto da un nome storico del nostro cinema, Franci Slak, che avrebbe dovuto anche dirigerlo, ma è morto nell’ottobre scorso. L’Aatalante, che produce il film, l’ha affidato a Boris Palcic, che di Slak è stato assistente. Successivamente entrerà in cantiere anche la nuova opera di Damjan Kozole, Slovenka.

Intanto, però, la Slovenia sarà presente ai prossimi festival di Rotterdam e Berlino…
Anche il film di Rotterdam è stato prodotto nel 2006, s’intitola L... Like Love [+leggi anche:
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, è l’opera prima di Janja Glogovac, coprodotta dalla Slovenia con la Repubblica Ceca, l’Austria e la Serbia. E poi, in un’altra sezione avremo Forever, ancora di Damjan Kozole. Un film girato in due stanze, che non ha beneficiato di fondi pubblici, e quindi è stata interamente auto-finanziata dal regista e dal produttore Danijel Hocevar. Lo stesso di Estrellita, e di tanti successi del cinema sloveno.

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