Incentivi fiscali, aumento del 20%
di Annika Pham
Il governo islandese ha approvato ad inizio aprile l'aumento dell'attuale credito fiscale cinematografico dal 14 al 20%, per rendere il paese più competitivo rispetto alle altre location internazionali.
I produttori di film e programmi tv possono fare richiesta per il rimborso del 20% delle spese di produzione in Islanda al Ministero del Tesoro. Poiché il paese è membro dell'area economica europea, i film e i progetti tv girati in loco sono considerati europei.
L'aumento delle deduzioni, che hanno ora allineato il paese alla maggior parte degli Stati europei, è una vittoria per l'industria islandese, che ha lavorato insieme al governo nei mesi scorsi.
“Penso sia positivo che l'aumento dal 14 al 20% sia diventato legge”, ha dichiarato a Cineuropa Laufey Guðjónsdóttir, Responsabile dell'Icelandic Film Centre. “Il paese è piccolo, e poca la popolazione, ma le infrastrutture sono solide e gestiscono con facilità i servizi di produzione”.
Skúli Malmquist, produttore di The Good Heart, prossimo film di Dagur Kári, ha dichiarato di essere molto felice per questa iniziativa, che “aiuterà l'Islanda e i produttori islandesi in un momento difficile”. Però, ha sottolineato “bisogna ricordare sempre che il supporto per la produzione dell'Icelandic Film Centre e l'incentivo del 20% non devono superare, combinati, il 50% del budget totale per la normativa europea. I film più piccoli non saranno quindi toccati da queste misure, ma per le grandi produzioni sono molto importanti”.
Tra le grandi produzioni americane girate in Islanda ci sono Viaggio al Centro della Terra e Flags of our Fathers di Clint Eastwood. Il prossimo mega-progetto che farà sicuramente richiesta per il nuovo incentivo è Viking del produttore e filmmaker islandese Baltasar Kormákur, girato in inglese per l'americana 26 Films con un budget di 50-70 milioni dollari.
(Tradotto dall'inglese)
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