22/04/2009

"Il mio nome è Matteo e sono un luogo comune". Il protagonista di Generazione Mille Euro [+leggi anche:
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scheda film] di Massimo Venier è un giovane con un lavoro precario, come ce ne sono tanti, "uno di quelli che quando appaiono in tv la gente scuote la testa".

Prodotto da Andrea Leone Films e Rai Cinema (nelle sale da venerdì 24 aprile per 01 Distribution). Nonostante il tema attuale e scottante, il film del regista noto per aver diretto il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo è una commedia: "Mi piace cercare un equilibrio tra tanti registri: quello comico, quello sentimentale e quello sociale, ma ho voluto che quest'ultimo restasse sullo sfondo con una certa leggerezza", afferma Massimo Venier. "Ho raccontato momenti della nostra realtà senza la pretesa di dare risposte ad un problema".

La storia di Matteo (Alessandro Tiberi), 30nne laureato in matematica che lavora nell'ufficio marketing di un'azienda di telecomunicazioni che sta per tagliare il personale, è tratto dall'omonimo romanzo, nato da un blog su Internet, di Antonio Incorvaia e Alessandro Rimassa. "Abbiamo rintracciato alcune storie del libro, senza tradirne la linea narrativa, scoprendone i lati meno vittimisti, incrociando sarcasmo e ottimismo", spiega la sceneggiatrice Federica Pontremoli.

Il risultato è un film fresco e divertente, certamente meno drammatico del precursore Tutta la vita davanti [+leggi anche:
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scheda film] di Paolo Virzì, grazie anche ai dialoghi azzeccati e alla simpatia degli attori che affiancano Alessandro Tiberi: Francesco Mandelli, migliore amico del protagonista e proiezionista di una sala cinematografica, Valentina Lodovini, nuova coinquilina di cui Matteo si innamora, il collega Francesco Brandi e infine Carolina Crescentini, affascinante capo del marketing nell’ufficio dove Matteo lavora, che lo spingerà a riflettere sul suo futuro e a compiere delle scelte.