Lezioni d’amore quasi italiane
E’ una strana storia quella di Lezioni d’amore, la pellicola firmata dalla spagnola Isabel Coixet e interpretata dai due premi Oscar Ben Kingsley e Penelope Cruz, passata in concorso alla Berlinale e presentata in anteprima al festival veronese “Schermi d’amore”. Proposto da Hollywood in un primo momento a Cristina Comencini, Lezioni d’amore è passato poi per le mani di Gabriele Muccino, che stava quasi per girarlo con protagonisti Rosario Dawson e Al Pacino.
Il film ha poi perso la strada della regia italiana quando Pacino ha rifiutato in extremis il progetto, portandosi dietro il resto del cast. Alla fine è arrivato sulla scrivania della regista spagnola di La vita segreta delle parole, che ne ha realizzato Elegy (questo il titolo inglese). Tratto dal romanzo “L’animale morente” di Philip Roth, il film è la storia di un carismatico professore di letteratura sulla sessantina che si innamora di una sua giovane studentessa: una pellicola drammatica tutta giocata sulle tensioni erotiche e amorose, e una riflessione sulla gelosia e sul peso dell’età e delle sue conseguenze sul rapporto di coppia.
Film di attori nella sua accezione più classica, Lezioni d’amore affronta con grazia il topos di eros e thanatos; la crisi di identità di un uomo che non accetta di invecchiare e di rinunciare alla frivolezza sessuale, ma che contemporaneamente si sente terribilmente insicuro di fronte alla fresca e sofisticata sensualità della sua giovane amante. Un mélo ben trattato ma altrettanto convenzionale, che in effetti poteva essere nelle corde di Gabriele Muccino, soprattutto se si pensa al suo recente secondo film americano Sette anime. Prodotto dall’americana Lakeshore Entertainment, Lezioni d’amore è in uscita il 30 aprile con 01 Distribution.
(Tradotto dall'inglese)
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