15/05/2009

Police, Adjective [+leggi anche:
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intervista: Corneliu Porumboiu
scheda film], opera seconda del regista rumeno Corneliu Porumboiu, è stata presentata oggi nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes.

Police, Adjective propone ancora una volta un approccio diverso alla narrativa e allo stile secco e assurdo già mostrato nel precedente film di Porumboiu, vincitore della Camera d’Or, 12:08 East of Bucharest [+leggi anche:
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intervista: Corneliu Porumboiu
intervista: Daniel Burlac
scheda film]. È chiaro che nel suo secondo film il regista è cresciuto, e ha dato un’enfasi maggiore alla monotonia e al vuoto della sua città natale, Vaslui (già set di 12:08), attraverso l’inserimento di lunghe sequenze nelle quali accade poco, ma che sono cruciali per l’impatto del film.

Porumboiu porta il suo racconto di indagini poliziesche su un minorenne che fuma e forse vende marijuana ad una assurda conclusione con un’audace piano-sequenza. Il film ruota intorno ad nascondino semantico con il quale l’ispettore di polizia incaricato dell’indagine (Dragos Bucur, Boogie [+leggi anche:
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intervista: Dragos Vîlcu
intervista: Radu Muntean
scheda film]) si scontra con il suo capo (Vlad Ivanov, 4 Mesi, 3 Settimane e 2 Giorni [+leggi anche:
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intervista: Cristian Mungiu
intervista: Oleg Mutu
scheda film]).

Una breve e inquietante coda avvolge l’intero film, ovvero l’applicazione pratica — da parte del protagonista — del principio della dimostrazione per assurdo, che cementifica lo status di Porumboiu a uno dei più importanti registi non solo rumeni ma addirittura europei attualmente in circolazione.

Porumboiu ha prodotto il film per la sua casa di produzione 42 Km Film, con il sostegno di Racova e Raza Studio, ed il supporto finanziario di HBO Romania. Le vendite internazionali sono affidate alla francese Coach 14.

Il film uscirà in Romania a giugno per Independenta Film .

(Tradotto dall'inglese)