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CANNES 2009 Fuori concorso

L’armée du crime: gli immigrati morti per la Francia

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Riflettori puntati su un episodio sconosciuto della storia della Resistenza a Parigi durante la Seconda guerra mondiale con l'istruttivo L’armée du crime [+leggi anche:
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di Robert Guédiguian, proiettato oggi fuori concorso nell'ambito della Selezione ufficiale del 62mo Festival di Cannes. Il nuovo film dell'impegnato regista marsigliese svela infatti la nascita, le azioni contro l'occupante tedesco e l'arresto nel 1943 del gruppo Manouchian, composto da numerosi membri degli FTP-MOI (Franchi tiratori e partigiani – mano d'opera immigrata).

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Diretto in maniera classica, il racconto (sceneggiato dal regista assieme a Gilles Taurand e Serge Le Péron) poggia su solide basi storiche che riguardano il ruolo determinante della polizia francese nella retata degli ebrei parigini e la propaganda oltranzista contro ebrei e terroristi messa in atto dai media francesi dell'epoca. Ma c'è anche l'interesse per l'individuo caratteristico dello stile Guédiguian, che mette in risalto i legami familiari sia biologici (tra genitori e figli, tra fratelli), che sentimentali (l’amore, l’amicizia) o nati da un denominatore comune (l’esilio, l'ideologia comunista, lo spirito di resistenza).

Provenienti da Ungheria, Polonia, Romania, Spagna o Italia, i personaggi principali (tra cui Virginie Ledoyen, Grégoire Leprince-Ringuet e Robinson Stévenin) guidati dal loro capogruppo, il poeta di origine armena Missak Manouchian ( Simon Abkarian), organizzano attentati contro i soldati tedeschi e tentano di scappare dalla polizia francese (impersonata in particolare da Yann Tregouët e Jean-Pierre Darroussin), che non esita a ricorrere alla tortura. Tentativi che finiranno con l'esecuzione di 23 membri del gruppo Manouchian, dopo un processo utilizzato a fini di propaganda xenofoba e antisemita da parte dei massimi esponenti del collaborazionismo francese.

Con quest'opera pedagogica, in un momento in cui l'immigrazione in Europa è oggetto di polemiche, Robert Guédiguian descrive anche il sacrificio di vite private (amarsi durante la guerra, nascondersi, mentire) e fa considerazioni etiche (uccidere per una causa, obbedire agli ordini) attraverso personaggi piuttosto archetipici, ma non per questo meno interessanti per il coraggio che dimostrano nella loro lotta ad armi impari.

Prodotto da Agat Films & Cie, L’armée du crime è coprodotto da France 3 Cinéma, sostenuto dall'anticipo sugli incassi del Centre National de la Cinématographie (CNC) e dai pre-acquisti di Canal + e Ciné Cinéma. StudioCanal si occuperà della distribuzione nelle sale francesi il 16 settembre e guida anche le vendite internazionali.

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(Tradotto dal francese)

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