email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

CANNES 2009 Quinzaine des réalisateurs

Navidad, una notte particolare

di 

Dopo la bambina trovata in La pivellina [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
e il titolo francese La Famille Wolberg [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, la Quinzaine des réalisateurs di Cannes continua a esplorare il tema della famiglia attraverso la storia di tre "enfants terribles" riunitisi la sera di Natale.

In Navidad [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, opera seconda del cileno Sebastián Lelio (dopo un primo film intitolato, tanto per rimanere in tema, La sagrada familla, vincitore di numerosi premi nel mondo), una giovane coppia entrata di soppiatto nella casa che sta per essere venduta del defunto padre della ragazza, Aurora, si libera gradualmente dalle tensioni e dalle gelosie che minacciano di separarli all'arrivo di Alicia, ragazzina scappata di casa e in stato di ipoglicemia.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Nel paese delle meraviglie che è questa dimora piena di tesori segreti, Aurora e Alejandro accolgono Alicia e apprendono che le ragioni della sua fuga sono legate all'assenza di un padre che non incontrerà mai. Il rapporto di coppia disturbato dall'irruzione di una terza persona assume i caratteri di una triade riunita da mali comuni. L'unione di questi tre giovani, che appartengono a una generazione che non ha conosciuto la dittatura e si ritrova senza ideali collettivi, culmina in una scena di sesso bella e naturale che permetterà a ciascuno di loro di conoscersi meglio. Per questa generazione, afferma il regista, "la sola rivoluzione possibile è interiore".

Navidad è un pezzo di vita, un momento condiviso lontano dal mondo la sera di Natale, una tradizione religiosa che i protagonisti vivono a modo loro, con spontaneità, lontani dalle loro famiglie - una libertà/liberazione che il regista rappresenta basandosi su una sceneggiatura senza dialoghi (come il suo primo lungometraggio) nei 75 minuti del film montati meticolosamente, per catturare con naturalezza gli sguardi, i propositi e i gesti degli attori. Per l'intelligenza discreta del suo approccio basato su scelte radicali, Leilo si presenta come il rappresentante del nuovo cinema cileno.

Questo film è coprodotto da Pablo Mehler e Guillaume Benski per la società francese Divine Productions.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy