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CANNES 2009 Semaine de la Critique

Farewell Gary: La classe operaia va in paradiso

di 

Film western ambientato in una cittadina francese post-industriale, dove nessun Gary Cooper torna a salvare chi resta, Farewell Gary [+leggi anche:
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scheda film
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, debutto di Nassim Amaouche, presentato a Cannes nella Semaine de la Critique, riconcilia due mondi distinti — uno cinematografico, uno reale — per raccontare la storia dei sopravvissuti della classe operaia che lottano contro le incertezze nella speranza di un futuro migliore.

Amaouche, che ha scritto anche la sceneggiatura, incentra il plot sulla relazione padre-figlio. Samir (Yasmine Belmadi) torna a casa e si ritrova a lavorare nello stesso supermercato del fratello minore, mentre il padre (il noto attore-sceneggiatore Jean-Pierre Bacri) torna spesso al suo vecchio posto di lavoro, e insiste nel riparare una macchina che non aveva potuto completare perché la fabbrica aveva chiuso. Il vicino di casa José (Alexandre Bonnin) passa le serate a guardare Dove la terra scotta di Anthony Mann, e le giornate seduto in strada in attesa del ritorno del padre, forse Gary Cooper.

Racconto post-pessimista sull’accettazione e sulla trasformazione, lo stile di Farewell Gary è a metà tra il documentario e l’escapismo in forma di fiction. "Volevo fare un film che avesse un collegamento diretto con la realtà sociale, senza privarmi della forma, e senza necessariamente muovermi verso il naturalismo assoluto, perché i miei personaggi appartengono alla classe operaia”, ha dichiarato Amaouche. “Per me, il cinema etico è la ricerca di una certa verità, e la verità non sempre è verosimile".

Le relazioni tra parenti e vicini sono illustrate con sottigliezza, e danno al pubblico indizi su eventi del passato, con un finale che suggerisce, senza rivelare, un futuro comunitario più luminoso. Se la vita di tutti i giorni è difficile, il film rivela però una sorta di tono critico ma ottimistico, e pone le speranze sul potenziale delle persone che descrive, più che su un eroe inesistente. Uno script più sviluppato avrebbe potuto, ad ogni modo, dare ai protagonisti più spessore, e consentire una maggiore identificazione da parte del pubblico.

Farewell Gary è prodotto da Les Films A4 e StudioCanal (che si occupa delle vendite internazionali), con la partecipazione di Canal+ e Ciné Cinéma.

(Tradotto dall'inglese)

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