email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

CANNES 2009 Semaine de la Critique

Farewell Gary: La classe operaia va in paradiso

di 

Film western ambientato in una cittadina francese post-industriale, dove nessun Gary Cooper torna a salvare chi resta, Farewell Gary [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, debutto di Nassim Amaouche, presentato a Cannes nella Semaine de la Critique, riconcilia due mondi distinti — uno cinematografico, uno reale — per raccontare la storia dei sopravvissuti della classe operaia che lottano contro le incertezze nella speranza di un futuro migliore.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Amaouche, che ha scritto anche la sceneggiatura, incentra il plot sulla relazione padre-figlio. Samir (Yasmine Belmadi) torna a casa e si ritrova a lavorare nello stesso supermercato del fratello minore, mentre il padre (il noto attore-sceneggiatore Jean-Pierre Bacri) torna spesso al suo vecchio posto di lavoro, e insiste nel riparare una macchina che non aveva potuto completare perché la fabbrica aveva chiuso. Il vicino di casa José (Alexandre Bonnin) passa le serate a guardare Dove la terra scotta di Anthony Mann, e le giornate seduto in strada in attesa del ritorno del padre, forse Gary Cooper.

Racconto post-pessimista sull’accettazione e sulla trasformazione, lo stile di Farewell Gary è a metà tra il documentario e l’escapismo in forma di fiction. "Volevo fare un film che avesse un collegamento diretto con la realtà sociale, senza privarmi della forma, e senza necessariamente muovermi verso il naturalismo assoluto, perché i miei personaggi appartengono alla classe operaia”, ha dichiarato Amaouche. “Per me, il cinema etico è la ricerca di una certa verità, e la verità non sempre è verosimile".

Le relazioni tra parenti e vicini sono illustrate con sottigliezza, e danno al pubblico indizi su eventi del passato, con un finale che suggerisce, senza rivelare, un futuro comunitario più luminoso. Se la vita di tutti i giorni è difficile, il film rivela però una sorta di tono critico ma ottimistico, e pone le speranze sul potenziale delle persone che descrive, più che su un eroe inesistente. Uno script più sviluppato avrebbe potuto, ad ogni modo, dare ai protagonisti più spessore, e consentire una maggiore identificazione da parte del pubblico.

Farewell Gary è prodotto da Les Films A4 e StudioCanal (che si occupa delle vendite internazionali), con la partecipazione di Canal+ e Ciné Cinéma.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy