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INDUSTRIA Spagna

Per il 60% degli spagnoli il cinema nazionale è “buono o molto buono”

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Si dice che, quando EGEDA (Entidad de Gestión de Derechos de los Productores Audiovisuales) ha incaricato Metroscopia di realizzare un sondaggio su ciò che pensano gli spagnoli del proprio cinema, più di una persona si sia messa le mani tra i capelli temendo una valanga di critiche verso un settore che sta sempre sulla bocca di tutti. Eppure i risultati non solo non sono stati negativi, ma riferiscono che il 61% degli intervistati ritengono la produzione cinematografica spagnola "buona o molto buona", tre volte più di quelli che credono che sia “cattiva o molto cattiva”.

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Ma non tutti sono favorevoli, visto che il rapporto contiene non poche critiche. Una delle più rilevanti è che l'80% degli intervistati crede che il cinema spagnolo non tenga in considerazione i gusti del pubblico. Un'opinione che corrobora quella di Daniel Écija (produttore di Fuga de cerebros [+leggi anche:
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e Fuori menù, il quale ha recentemente dichiarato che “al cinema gli si è fermato l'orologio”). La soluzione? Secondo Borja Cobeaga, che la settimana prossima uscirà con la sua opera prima, Pagafantas, bisogna puntare “al pubblico più esigente e a quello che va al cinema per divertirsi”.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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