Liar, indipendenza alla belga
La produzione belga Liar è stata presentata in anteprima al Forum of Independents di Karlovy Vary ieri — e il lungometraggio di debutto di Tom Geens è, a tutti gli effetti, una vera produzione indipendente.
In Liar, un giovane (Jean-Benoît Ugeux) ha perso il lavoro ma non lo ha detto né alla famiglia né alla fidanzata. Cerca quindi di trovarne un altro con un curriculum interamente inventato, mentendo sia ai suoi cari che ai futuri datori di lavoro.
Il film è ambientato nella capitale belga vista in una chiave diversa, con un senso di disagio e insospettabile umorismo.
La pellicola è stata prodotta da John Engel dell'associazione Belgian Cinéastes Associés, spin-off del Sindacato registi Association des Réalisateurs et Réalisatrices de Films (Belgique francophone) (ARRF).
L'associazione ha finanziato due film a micro-budget sia nel 2008 che nel 2009, in collaborazione con il canale franco-tedesco ARTE e la rete vallone RTBF. Liar e Get Born di Nicole Palo sono stati i primi due progetti realizzati l'anno scorso da ARRF. Entrambi sono stati trasmessi sui canali tv che l'hanno co-prodotto, e sono attualmente nel circuito festivaliero.
Geens, che ha studiato a Londra, ha girato il suo debutto in francese a casa, con un budget di “20 euro”, come Engel ha dichiarato scherzosamente al pubblico di Karlovy Vary. “E stanno lì sullo schermo tutti e venti”, ha aggiunto.
(Tradotto dall'inglese)
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