Il ministro Bondi si impegna a salvare i fondi per il cinema
In una lettera questa mattina al quotidiano Il Corriere della Sera, il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, si impegna a ridimensionare i tagli al Fondo Unico per lo Spettacolo (leggi news).
"Sono certo che il mio amico e collega Giulio Tremonti (ministro dell'Economia, n.d.r.) sarà sensibile alle ragioni di un mondo che ha reso grande il nome dell’Italia a livello internazionale e che contribuisce non poco, certo in misura maggiore di quanto riceve dalle risorse pubbliche, all’economia del Paese", scrive Bondi.
Riguardo al cinema, il ministro della Cultura si dice favorevole "alla costituzione di una Agenzia Nazionale, secondo un convincimento comune di maggioranza e opposizione, in cui l'industria cinematografica assuma in pieno le proprie responsabilità affiancando lo Stato nel progettare un nuovo sviluppo industriale e culturale. Infine sono propenso a favorire una vasta politica di defiscalizzazione, di cui il tax shelter e il tax credit per il cinema da poco approvati sono solo il primo tassello, che aiuti il nostro Paese a superare il centralismo dirigistico che ha contraddistinto il settore dello spettacolo, con sprechi e storture che in parte giustificano un diverso utilizzo dei fondi pubblici".
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