VENEZIA 2009 Settimana della Critica
Tris svedese alla SIC, con il film-caso sulla videocrazia
Un documentario sul potere della televisione, sul bestiario italiano del piccolo schermo - tra veline, Grande Fratello, Lele Mora e Fabrizio Corona – e sul ruolo di Silvio Berlusconi: dopo l’exploit di Pranzo di Ferragosto [+leggi anche:
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scheda film] lo scorso anno, sarà sicuramente Videocracy [+leggi anche:
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scheda film] il film-caso della prossima edizione della Settimana Internazionale della Critica di Venezia, che dal 2 al 12 settembre proporrà una selezione di titoli molto eurocentrica, con 7 opere prime in concorso e 3 pellicole fuori competizione.
Il film di Erik Gandini, italiano trapiantato in Svezia, sarà l’evento speciale della SIC in condivisione con le Giornate degli Autori - Venice Days e arriverà nelle sale con Fandango intorno al 4 settembre.
“Grande serbatoio di fermenti creativi”, come la definisce il delegato generale della SIC Francesco Di Pace, la Svezia sarà nella sezione dei critici con altri 2 titoli: il film di apertura Metropia [+leggi anche:
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scheda film] di Tarik Saleh, opera di fantascienza in animazione prodotta, come Videocracy, dalla Atmo Media Network , e Det enda rationella [+leggi anche:
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intervista: Jörgen Bergmark
scheda film] (t.l. Una soluzione razionale) di Jörgen Bergmark.
A rappresentare i colori italiani ci sarà Claudio Noce, che propone Good Morning Aman [+leggi anche:
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scheda film],interpretato tra gli altri da Valerio Mastandrea (che lo ha anche prodotto con Relief S.r.l.), realizzato con il sostegno del MiBAC e acquisito per la distribuzione da Cinecittà Luce.
A completare il quadro europeo della SIC sono poi il francese Domaine [+leggi anche:
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scheda film] di Patric Chiha, il russo Kakraki di Ilya Demichev e il ceco-slovacco-irlandese Lištičky [+leggi anche:
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scheda film], mentre dalla Corea del Sud arriva Café Noir di Jung Sung-il e dall’Iran Tehroun di Nader T. Homayoun e Chaleh di Ali Karim, evento di chiusura.
Nel presentare la selezione, il presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani Bruno Torri non ha mancato di sottolineare il pieno appoggio alla protesta per il reintegro del Fus, “una battaglia che si può ancora vincere se continueremo a lottare uniti. La Mostra sarà un’ottima occasione per far ascoltare le nostre idee”.
(Tradotto dall'inglese)
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