Dalla Commissione europea 82ml di € per la produzione da settori diversi
La Commissione europea ha autorizzato il secondo pacchetto di misure di incentivazione fiscale per 82 milioni di euro per il cinema proposte dal Governo italiano, ovvero i crediti d'imposta ("tax credit") e la detassazione degli utili ("tax shelter") relativi alle spese e gli investimenti nella realizzazione e distribuzione di opere cinematografiche culturali da parte delle imprese non appartenenti al settore cineaudiovisivo, delle imprese distributrici e delle imprese di esercizio.
Per la direzione generale per il Cinema del ministero per i Beni e le Attività culturali (MiBAC) "l'autorizzazione dei crediti fiscali per le imprese esterne al mondo del cinema che decidano di investire in film di qualità costituisce un tassello fondamentale per il futuro del settore in Italia. Si aprono scenari importanti, data la vastità della platea degli interessati che potrebbero far confluire risorse per la produzione di film. Senza tacere degli incentivi permessi per i distributori cinematografici, che dovrebbero consentire anche una migliore circolazione delle opere di contenuto culturale".
La Commissione ha intanto avviato un'indagine formale in merito alla proposta di concessione di un credito d'imposta del 30% per l'installazione di impianti di proiezione digitale nelle sale cinematografiche italiane. La Commissione, si legge in un comunicato, "sospetta che la misura possa andare a vantaggio principalmente dei grandi multiplex, che dovrebbero avere minore necessità di un sostegno".
Gli incentivi fiscali per l'introduzione della tecnologia digitale nelle sale, il cosiddetto"tax credit digitale", sarà al centro di un apposito workshop europeo, che si terra' il 21 ottobre p.v. durante gli Stati generali del cinema, nell'ambito del IV Festival internazionale del film di Roma. "Al riguardo", fa sapere il ministero italiano, "la Commissione UE ha ritenuto di non esprimersi - dato che, in materia, l'UE non ha ancora una policy e delle 'linee guida' di comportamento definite - e proprio per questo di aprire, sull'input della proposta normativa italiana, una 'consultazione pubblica' con gli altri Paesi UE sull'importante problematica".
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