Pirati condannati al carcere
Una banda di pirati, che gestiva un network di DVD illegali del valore di molti milioni di sterline, è stata condannata al carcere dal tribunale inglese.
Il 28enne Sami Asghar-Sheikh ed il fratello 26enne, Rafi, sono stati ritenuti colpevoli di riciclaggio di profitti provenienti dalla Pirateria Cinematografica e di produzione di DVD pirata che contravvengono le regole del Marchio Registrato e del Copyright, e condannati a sei anni (tre di reclusione e tre ai domiciliari).
Il padre, 53enne, è stato invece accusato di riciclaggio di profitti provenienti dalla Pirateria Cinematografica e condannato a quattro anni (due di reclusione e due ai domiciliari). L’immigrato clandestino cinese Xin Li (34 anni) è stato invece accusato di occultamento dei proventi del crimine — la Pirateria Cinematografica — e condannato a 27 mesi (metà in carcere, metà ai domiciliari).
I criminali sono stati arrestati grazie ad una operazione congiunta tra Film Piracy Unit (FPU) del Servizio di Polizia Metropolina, Federation Against Copyright Theft (FACT) e Federazione Internazionale delle Industria Fonografiche.
Il Comandante del FPU, Nigel Mawer, ha dichiarato: “L’arresto è il risultato di tre anni di duro lavoro investigativo nella rete estesa delle attività criminali. La pirateria non è un crimine senza vittime, ed è importante che la gente si chieda se vuole partecipare allo sfruttamento dei più deboli acquistando DVD illegali”.
Kieron Sharp, Direttore generale di FACT, ha aggiunto: “Non si trattava di un business economico su scala ridotta, ma di un’impresa criminale ben gestita e organizzata, legata al crimine internazionale, e con un impatto sulle possibilità di sostentamento di decine di migliaia di persone che lavorano nelle industrie cinematografiche e televisive britanniche”.
(Tradotto dall'inglese)
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