13/08/2009

"Quando la repressione si fa più forte, più forte si fa anche la creatività", dice Juliette Binoche sul set in Toscana dell'ultimo film di Abbas Kiarostami, Copia conforme. Il maestro iraniano sta concludendo le ultime riprese mentre a Teheran la polizia torna ad attaccare i sostenitori dell'opposizione. "Questo film è per Abbas una forma di resistenza", riflette l'attrice francese, protagonista di un'opera che non potrà mai essere proiettata in Iran e circolerà clandestinamente in dvd, come tutti gli ultimo titoli di Kiarostami.

Prodotto da Marin Karmitz per MK2, il primo film girato da Kiarostami fuori dall'Iran vede la partecipazione dell'italiana Bi Bi Film di Angelo Barbagallo e France 3 Cinéma, e con il sostegno di Canal +, CNC e della Film Commission Toscana. Il direttore della fotografia è l'italiano Luca Bigazzi, più volte premiato per il suo lavoro in film come Il Divo [+leggi anche:
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Copia conforme racconta dell'incontro tra lo scrittore inglese James (il baritono William Shimell che debutta nel cinema) e una gallerista francese in occasione dell'uscita in Italia dell'ultimo libro di James sulla stretta relazione tra l'originale e la copia nell'arte. Realtà e finzione si mescolano nel rapporto tra i due. "Il cinema può cambiare la realtà?" viene chiesto a Kiarostami. "Può cambiare la mente e il cuore di chi lo guarda", è la risposta del cineasta, che posa gli occhi su due monitor contemporaneamente: uno è quello con le immagini del suo film, l'altro serve per seguire su Internet i drammatici eventi in Iran.