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INDUSTRIA Regno Unito

Il ministro del Cinema propone la fusione tra UKFC e BFI

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Il nuovo ministro del Cinema Siôn Simon ha proposto un piano per fondere il UK Film Council (UKFC) e il British Film Institute (BFI) in un unico ente semplificato.

Simon ha detto: “Il BFI è una delle nostre grandi istituzioni e si occupa del più grande archivio mondiale di film e televisione. Con un pubblico che cresce di anno in anno, il BFI ha dimostrato l’enorme interesse pubblico per il patrimonio dei film e del cinema mondiale in Gran Bretagna".

“Sostenere l’industria cinematografica per aiutare l’industria britannica a raggiungere il suo potenziale internazionale come forma d’arte ma anche come business resta una priorità del Governo", ha aggiunto Simon. "Questo è il motivo per cui vogliamo capire come indirizzare al meglio il nostro sostegno. Un nuovo, unico ente semplificato che rappresenti la totalità del settore cinematografico offrirebbe un servizio migliore sia per i cineasti sia per gli amanti del cinema”.

Il presidente della UKFC Tim Bevan: “Sappiamo che il clima intorno ai finanziamenti pubblici è destinato a diventare sempre più difficile, ha quindi un senso domandarci perché ci sono due organizzazioni nel Regno Unito che si occupano di cinema con finanziamenti pubblici. Dobbiamo guardare alle possibilità di risparmio per il ministero, per destinare tutto il denaro possibile a una nuova attività che si interessi di film".

Il presidente della BFI Greg Dyke ha dichiarato: “Il BFI è in gran forma e sta avendo molto successo quest'anno, ma diamo il benvenuto a questa fusione se ci permetterà di sviluppare ulteriormente la nostra capacità di fornire il miglior servizio al pubblico. Il BFI è un’organizzazione molto amata e ha un ruolo vitale e dominante nello sviluppo della cultura e del patrimonio cinematografico in questo paese”.

Una commissione composta da un uguale numero di rappresentati della UKFC e della BFI valuterà la proposta ed esporrà le sue considerazioni entro la fine dell’anno. Simon ha rassicurato Dyke che sia l’identità sia il mandato critico-culturale del British Film Institute avranno la priorità in questo processo.

(Tradotto dall'inglese)

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