The Mill and the Cross: Bruegel secondo Lech Majewski
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intervista: Lech Majewski
scheda film], film ispirato al quadro di Pieter Bruegel La processione al Calvario (1564), si sono concluse nella terra natale del regista Lech Majewski, a Katowice e nella regione polacca dell'Alta Silesia.
I precedenti lungometraggi di Majewski sono stati presentati e premiati in numerosi festival internazionali, specialmente Wojaczek, programmato a Rotterdam, Berlino, Gerusalemme, Rio de Janeiro, Londra, Messico, San Paolo, New York, Montreal e Los Angeles, dove ha riportato oltre 20 riconoscimenti tra cui quello del miglior film indipendente europeo nel 2000 a Barcellona. Inoltre, il MoMA (The Museum of Modern Art) di New York ha organizzato nel 2006 una retrospettiva dedicata ai film e alle opere di video arte di Lech Majewski.
Non è la prima volta che il regista trae la sua ispirazione dalla pittura. Nel 2003, The Garden of Earthly Delights (film prodotto dalla società londinese Metaphysics e dai veneziani di Mestiere Cinema) si rifaceva infatti a Il regno millenario di Hieronymus Bosch.
La trama di The Mill and the Cross è ambientata nel XVI secolo e mischia la Passione di Cristo alle sofferenze delle Fiandre all'epoca oppresse dal dominio politico e religioso degli spagnoli. Gli sceneggiatori (Lech Majewski e Michael Gibson, noto critico d'arte e autore di un'omonima opera che analizza il quadro di Bruegel in maniera dettagliata) si sono concentrati su dodici dei 500 personaggi rappresentati nel quadro.
Rutger Hauer interpreta il ruolo di Pieter Bruegel e Michel York quello di un banchiere collezionista di quadri, mentre Charlotte Rampling impersona Maria, madre di Gesù. Le immagini (firmate dal regista e da Adam Sikora) si arricchiscono di effetti digitali e in 3D.
Progetto polacco-svedese, The Mill and the Cross beneficia di un budget di 1M€ ed è prodotto dalla società Angelus Silesius in coproduzione con TVP, Silesia-Film, Supra Film, Arkana Studio, Odeon Film Studio, 24 Media, Piramida Film, Bokomotiv e Mastershot Studio, con il sostegno del Polish Film Institute.
(Tradotto dal francese)
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