Sergio Castellitto, giocatore incallito in una Napoli borghese
Dopo essersi calato nei panni di un "angelo" sconosciuto che irrompe
nella vita di Jane Birkin in Questione di punti di vista [+leggi anche:
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scheda film] di Jacques
Rivette (in concorso alla Mostra), Sergio Castellitto torna al Lido
nella sezione Orizzonti in veste di incallito giocatore d'azzardo in
Tris di donne & abiti nuziali [+leggi anche:
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scheda film], firmato da Vincenzo Terracciano e
interpretato da Martina Gedeck, Paolo Briguglia e Raffaella Rea. I tre
sono la famiglia del cinquantenne Franco Campanella, pensionato
napoletano con una mania compulsiva per tutto ciò che è gioco
d'azzardo - dai cavalli al poker, dalla roulette al lotto – che ha
sempre sconvolto gli equilibri familiari. Di fronte all'imminente
matrimonio della figlia, Campanella promette però di "comportarsi
bene" e di contribuire economicamente, ma non sarà facile...
"Il mio personaggio – dice Castellitto – è un omaggio agli attori- scrittori che hanno fatto grande il nostro cinema, come De Sica, De Filippo e Germi. Per costruirlo ho fatto riferimento alle suggestioni della commedia italiana, di cui questo film ha l'ambizione di essere un po' figlio". In Tris di donne, infatti, c'è la commedia e il dramma, e anche un finale duro, come ne Il sorpasso. E poi c'è Napoli, quella borghese del Vomero, molto diversa "da quella Gomorroidale" descritta da Saviano e Garrone. "Napoli è una città più citata che percepita, più teorizzata che letta. Io sono andato via da lì 20 anni e ci sono tornato ora con la macchina da presa, ma per inquadrare un''etnia', non un luogo", ha detto il regista. Prodotto (dopo una gestazione di 8 anni) da Kubla Khan, Camaleo e Rai Cinema – e con il sostegno del MiBAC e della Film Commission campana - Tris di donne & abiti nuziali arriverà in sala con 01 il 18 settembre prossimo.
(Tradotto dall'inglese)
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