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FILM Svezia

Il giornalista Mikael e Lisbeth di nuovo assieme ne La ragazza che giocava con il fuoco

di 

Uscito nelle sale scandinave lo scorso 18 settembre, il secondo episodio dei romanzi “Millennium” di Stieg Larsson, intitolato La ragazza che giocava con il fuoco [+leggi anche:
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, arriva in Italia venerdì distributo da BIM (l'uscita in Spagna è prevista per il 23 ottobre).

Il legame di questo film con l'Italia è anche produttivo: la Yellow Bird, uno dei più consolidati operatori per la produzione cinematografica e televisiva in Scandinavia che di recente è entrata anche nel mercato tedesco con una filiale a Monaco, fa parte di Zodiak Entertainment, la nuova company del Gruppo De Agostini, che coordina tutte le attività di produzione e distribuzione della de Agostini per la tv e i nuovi media.

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La regia della Ragazza che giocava con il fuoco è stata affidata allo svedese Daniel Alfredson(leggi il commento del regista interpellato da Cineuropa), che prende il posto del danese Niels Arden Oplev e firma anche il prossimo episodio, La regina dei castelli di carta [+leggi anche:
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. Alfredson sembra aver dato un tocco di maggiore crudezza alle immagini del thriller, con una fotografia (Peter Mokrosinski) più livida in grado di esaltare le scene di violenza che non mancano in questa trilogia di successo (sei milioni di spettatori per il primo episodio). Una trilogia che possiamo considerare come la risposta europea agli innumerevoli thriller nordamericani che vedono malvagi killer seriali come protagonisti.

L'efficacia della trilogia creata da Stieg Larsson potrebbe risiedere nella serialità e quindi nella fidelizzazione del pubblico verso i personaggi ben costruiti da Larsson, che abbiamo già conosciuto in Uomini che odiano le donne [+leggi anche:
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intervista: Niels Arden Oplev
intervista: Søren Stærmose
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. Il giornalista economico-investigatore Mikael Blomqvist, interpretato dal Michael Nyqvist, e la hacker Lisbeth Salander (Noomi Rapace) hanno una capacità di fascinazione sufficiente a creare un legame concreto con l'audience internazionale. I paesaggi e l'ambientazione scandinavi rendono il thriller peculiare, ne aumentano il freddo distacco di cui sono dotate le "crime story" più riuscite.

In Uomini che odiano le donne avevamo lasciato il protagonista Mikael impegnato in un'inchiesta su una serie di omicidi di matrice nazista, mentre Lisbeth era alle prese con il sadismo del suo tutore, alla quale è stata affidata a causa del suo passato di violenza. Un nuovo inquietante tassello dell'infanzia di Lisbeth viene rivelato nella Ragazza che giocava con il fuoco: la ragazza si imbatte in un membro della sua famiglia che la vuole morta mentre Mikael tenterà di scoprire i responsabili dell'omicidio di un giornalista della sua rivista Millennium che stava indagando sul mercato della prostituzione in Svezia. Le due storie sono intrecciate e i protagonisti si ritroveranno nuovamente fianco a fianco nella loro guerra moderna alla sopraffazione, soprattutto quella nei confronti delle donne, che sembra essere il tema che tiene unita la triologia.

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