Il rischio, grande protagonista a Münster
La tredicesima edizione del Festival di Münster (7-11 ottobre - organizzato ogni due anni dal 1981), la cui priorità è come sempre la promozione di giovani talenti, è all'insegna del rischio in tutte le sue declinazioni.
La competizione europea propone otto titoli coraggiosi e impegnati (in lizza per il premio della migliore regia, di un valore di 7500 €), a partire dal film d'apertura, Among Peasants [+leggi anche:
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scheda film] dell'olandese Ludi Boeken. Questa coproduzione franco-tedesca (lanciata ieri sugli schermi tedeschi da 3L) s'ispira alle memorie di Marga Spiegel (interpretata da Veronica Ferres), ebrea rifugiatasi presso alcuni contadini della regione di Münster e in tal modo sfuggita all'Olocausto.
Gli altri lungometraggi europei in lizza comprendono titoli già incensati, come Hunger [+leggi anche:
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intervista: Laura Hastings-Smith
Ro…
intervista: Steve McQueen
scheda film], film sullo sciopero della fame di Bobby Sands (Michael Fassbender) e altri nove membri dell'IRA, che è valso la Caméra d'or di Cannes al britannico Steve McQueen; l'innevato road movie Nord [+leggi anche:
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intervista: Rune Denstad Langlo
scheda film], opera prima di finzione del norvegese Rune Denstad Langlo; il titolo svedese Involuntary [+leggi anche:
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intervista: Erik Hemmendorff
intervista: Ruben Östlund
scheda film], in cui Ruben Östlund esplora il tema dell'individuo confrontato con la pressione sociale. Questi film si contenderanno il premio con Bollywood Hero di Diederik van Rooijen (Paesi Bassi), Versailles [+leggi anche:
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intervista: Geraldine Michelot
intervista: Pierre Schoeller
scheda film] di Pierre Schoeller (Francia), Adventurers di Béla Paczolay (Ungheria) e Nowhere Man [+leggi anche:
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scheda film] di Patrice Toye (Belgio).
Tra le altre sezioni del festival, diretto anche quest'anno da Nicky Schulte, sono da citare quella intitolata "film|spiegel", che presenta (dal 1997) un panorama esaustivo della produzione olandese recente. Münster è l'unico festival tedesco a interessarsi regolarmente del cinema di questo paese vicino.
(Tradotto dal francese)
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