22/10/2009

Il cinema di genere sta avendo un dolce risveglio nel Belgio francofono: l'ultimo Festival Internazionale di Namur (FIFF) ha offerto un'ampia visione della produzione francofona recente in termini di commedie, in particolare con Les Barons [+leggi anche:
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scheda film], ma anche di uno stile tutto differente, con l'anteprima belga di Amer. Il film non ha lasciato indifferenti, ed è un buon segno. Se alcuni non hanno aderito all'universo peculiare del film, coloro a cui il film è piaciuto ne hanno salutato l'audacia narrativa ed estetica.

In effetti, Amer [+leggi anche:
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scheda film] è il primo lungometraggio prodotto da Anonymes Films, società gestita da Eve Commenge, che ha scelto di rilevare la sfida del film di genere. Vero omaggio al cinema erotico-fantastico degli anni '70, e più in particolare al giallo italiano, Amer esplora le sensazioni e i fantasmi di Ana, tracciando il percorso della sua ricerca carnale attraverso tre fasi-chiave della sua vita.

Presentato in una mezza dozzina di festival, il film è stato premiato in due bastioni del cinema fantastico, dove i registi, Bruno Forzani e Hélène Cattet, avevano precedentemente portato i loro cortometraggi: il Festival del Film Fantastico di Sitges (in Spagna) e quello di Lund (in Svezia). Ma se questi premi si iscrivono in una logica (i registi hanno compiuto un fortunato passaggio al formato lungo), il Premio del pubblico ricevuto al Festival del Nuovo Cinema di Montreal lo scorso weekend è una piacevole sorpresa, visto che si tratta di un festival generalista.

Amer è coprodotto da Tobina Film in Francia. Ha ricevuto il sostegno del Centre du Cinéma de la Communauté française de Belgique (fatto assai raro per un film di genere) e quello del CNC. Sarà distribuito in Francia da Zootrope nelle sale, e da Wild Side in video. Venduto all'estero da Coach 14, il film ancora non ha un distributore belga.

(Tradotto dal francese)