Mahamat-Saleh Haroun prepara Un homme qui crie n’est pas un ours qui danse
Il 30 novembre cominceranno in Ciad le sei settimane di riprese della coproduzione franco-belga Un homme qui crie n’est pas un ours qui danse, terzo lungometraggio di finzione di Mahamat-Saleh Haroun dopo Abouna (2003) e Daratt [+leggi anche:
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scheda film], vincitore del premio della giuria alla Mostra di Venezia 2006. Nel cast figurano Youssouf Djaoro, Diouc Koma ed Emile Abossolo.
Scritta dal regista, la sceneggiatura del film (il cui titolo provvisorio è tratto da una frase del Diario di un ritorno al paese natale del poeta martinicano Aimé Césaire) sarà ambientato in un Ciad in preda alla guerra civile, con i ribelli armati che minacciano il potere. Per contro, il governo fa appello alla popolazione per uno "sforzo di guerra", che consiste in denaro o un figlio da mandare a combattere. Adam (Youssouf Djaoro) è così sollecitato dal suo capo quartiere a dare il suo contributo. Ma non ha soldi e ha un solo figlio (Diouc Koma)...
Prodotto da Florence Stern per la società parigina Pili Films e da Diana Elbaum per i belgi di Entre Chiens et Loups, Un homme qui crie n’est pas un ours qui danse era stato selezionato al Cinemart di Rotterdam 2007. Beneficia di un budget di 2 M€, che include un anticipo sugli incassi del Centre National du Cinéma et de l’image animée (CNC), il sostegno della Comunità Francese del Belgio, quello del programma di cooperazione UE-ACP (ACPFILMS) e i pre-acquisti di Canal +, Canal Horizons, Ciné Cinéma e TV5 Monde. La distribuzione nelle sale è assicurata in Belgio da Cinéart e in Francia da Pyramide, che guida anche le vendite internazionali.
(Tradotto dal francese)
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