Esercenti e produttori: il dibattito si fa rovente
Controffensiva incisiva dell'APC (Associazione dei Produttori di Cinema) e dell'SPI (Sindacato dei Produttori Indipendenti) in reazione all'operazione simbolica di spegnimento delle insegne luminose condotta mercoledì scorso (leggi l'articolo) dalla Federazione Nazionale dei Cinema Francesi (FNCF).
In un comunicato congiunto, le due organizzazioni hanno espresso la loro "costernazione nel constatare che la FNCF ha rimesso in discussione la spartizione degli incassi con gli aventi diritto derivanti dalla programmazione delle opere nelle sale, con il falso pretesto di una riforma della cronologia dei media entrata in vigore appena tre mesi fa". L’APC e l'SPI non risparmiano le critiche: "Quali altri commercianti in Francia guadagnano il 50 % minimo rispetto ai loro fornitori, e spesso anche di più? Inoltre, gli esercenti non partecipano al pre-finanziamento dei film, e gran parte di loro addebitano, a livelli sempre più alti, gli annunci pubblicitari e più in generale gli strumenti di promozione dei film nelle sale, rifiutando di fare in modo che gli incassi addizionali, come quelli derivanti dalla vendita di prodotti alimentari, partecipino all'investimento nella creazione cinematografica".
Chiedendo che "il ministro della Cultura si impegni a mantenere la remunerazione degli aventi diritto al 50 % minimo degli incassi generati dalle sale, si impegni per una migliore esposizione dei film nei cinema e per un aumento del contributo da parte degli esercenti che utilizzano i film come richiamo per la vendita di prodotti annessi senza contribuire minimamente all'economia della creazione", APC e SPI reclamano anche misure di sostegno per i piccoli e medi esercenti attualmente in difficoltà.
Questo acceso dibattito avviene in un contesto generale già teso, poiché le industrie tecniche stanno subendo dal canto loro gli effetti di una severa crisi, segnata la settimana scorsa dalla liquidazione giudiziaria del laboratorio fotochimico GTC e della società di post-produzione Centrimage, due filiali del gruppo Eclair.
(Tradotto dal francese)