Israele e Palestina vincono la 50esima edizione del Festival dei Popoli
20mila presenze, quasi il doppio dello scorso anno, 400 accreditati tra registi (50), produttori (20), studenti italiani e stranieri (230), operatori culturali (50), direttori di festival (3), registi ospiti (50) e inoltre 50 giornalisti accreditati. Sono i dati che registra la 50° edizione del Festival dei Popoli, conclusasi sabato 7 novembre al Cinema Odeon - nell’ambito dei “50 giorni di cinema internazionale” rassegna cinematografica coordinata da Mediateca Regionale Toscana Film Commission – con le premiazioni.
La giuria del Concorso Lungometraggi - composta da Marjane Satrapi, Karim Aïnouz, Christian Baute, Leonardo di Costanzo e Tanja Meding – ha assegnato il premio dei Popoli al miglior Documentario (10.000 euro) a Defamation di Yoav Shamir (Danimarca/Austria/Israele, 2009). “Questo film – si legge nella nota della giuria - spiritoso, elegante, intelligente e pieno di humor evidenzia le molteplici sfaccettature di quello che oggi chiamiamo antisemitismo e il suo uso politico”.
Il Premio dei Popoli alla miglior Regia (5.000 euro) al cineasta più innovativo è stato assegnato a Alberto Arce e Mohameed Rujailah per il film To shoot an elephant (Spagna, 2009). “Questo film – si legge nella nota - ci ha trascinato in una discussione appassionante. Ci è entrato dentro. Abbiamo voluto premiare i registi per averci fatto condividere un'esperienza emozionante, fisica, stressante. Per essere rimasti sul posto a testimoniare gli orrori e la distruzione causati dall'assedio della Striscia di Gaza all'inizio di quest'anno”.
La Targa Gian Paolo Paoli per il miglior film etnografico antropologico è andata a Depuis Tel Aviv di Naruna Kaplan De Macedo (Francia, 2009). La Giuria ha inoltre assegnato il Premio per la Distribuzione istituito dalla Fondazione Ente dello Spettacolo per favorire la circolazione del film che meglio mette in evidenza i valori umani e civili (una borsa di studio di 5.000 euro per la società italiana che acquista e distribuisce il film premiato) a Petropolis di Peter Mettler (Canada, 2009). Il Premio del Pubblico è stato vinto per i lungometraggi da In Purgatorio di Giovanni Cioni, per i cortometraggi da Upè di Rimantas Gruodis e Julija Grudiene e per la sezione Stile Libero da Human Terrain di James Der Derian, David Udris e Michael Udris.
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