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FILM / RECENSIONI

The Girl

di 

- Le emozionanti avventure di una bambina di dieci anni in totale libertà alla campagna. Un film di debutto svedese premiato a Berlino, Atene, Montreal e Estoril

Il toccante The Girl [+leggi anche:
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, film di debutto dello svedese Frederik Edfeldt, è stato ricompensato con menzioni speciali in numerosi festival, da Berlino a Atene, da Reykjavik a Montreal. Il film ha anche ricevuto una menzione speciale Cineuropa in Portogallo all'Estoril Film Festival.

La ragazza del titolo, interpretata dalla bravissima Blanca Engstöm, è una bambina di quasi 10 anni (il suo nome rimane sconosciuto durante tutto il film), che si trova a trascorrere un'estate decisamente fuori dal comune per la sua età, all'insegna della solitudine, dell'indipendenza e della scoperta di sensazioni sconosciute, dai teneri sentimenti all'inconsolabile tristezza.

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La famiglia della “ragazza” è partita per l'Africa per motivi umanitari e la piccola è rimasta a casa in compagnia della zia Anna, una donna incapace di badare a se stessa, alcolizzata e tendenzialmente depressa. Con un ingegnoso stratagemma la ragazza riesce ad allontanare la zia per vari giorni rimanendo così unica sovrana della casa, una villetta isolata in mezzo ai campi, libera di gestire le sue giornate, di decidere cosa mangiare e se andare alle lezioni di nuoto o meno. Immersa precocemente nel mondo degli adulti, la piccola è costretta a confrontarsi con l'invadenza del suo vicino di casa e con l'arroganza della figlia adolescente, che, fiancheggiata dall'emancipata e precoce cugina di Stoccolma, sfoga le sue frustrazioni di ragazzina sovrappeso sull'ingenua bambina, trattandola come una servetta ed obbligandola a fare cose che non vorrebbe. L'unico barlume di luce è Ola, il bambino educato e gentile che abita lí vicino, con il quale la protagonista instaura una dolce amicizia fino a quando un terribile incidente non li separa.

Ambientato nei primi anni '80 quando, senza internet e cellulari, poteva essere difficile comunicare con chi non voleva farsi trovare, The Girl ci ricorda come il mondo dei grandi, quando questo è cosparso di egoismo, ipocrisia, e paradossalmente, immaturità, possa nuocere e disgustare il mondo dei piccoli, portandoli addirittura a staccare la spina del telefono, come fa la protagonista del film, nella speranza di vivere la propria quotidianità in pace e senza le sgradite, e a volte malsane, interferenze degli adulti. Qui non si tratta di crisi adolescenziale né di ribellione all'autorità parentale: il film di Edfeldt può essere visto piuttosto come un monito rivolto ai grandi per ricordare loro che determinati gesti o parole possono segnare per sempre la vita di un bambino.

The Girl è stato prodotto da David Olsson per Acne Film con il sostegno dello Swedish Film Institute. La sceneggiatura è stata scritta da Karin Arrhenius mentre la bella fotografia è di Hoyte Van Hoytema (Lasciami entrare [+leggi anche:
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).

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