L'FFA abbandona il programma di digitalizzazione delle sale
La settimana scorsa, la direzione dell'FFA (organismo di regolamentazione del cinema tedesco) ha discusso a lungo e infine abbandonato il progetto di digitalizzazione a livello nazionale (sostenuto dal ministro Bernd Neumann) che aveva proposto a metà giugno e secondo il quale si prevedeva di destinare 40 milioni di euro del budget dell'FFA (in cinque anni) alla conversione tecnologica.
La misura, in realtà, aveva anche un altro obiettivo, quello di sedare la disputa giuridica tra l'FFA e alcuni esercenti che lamentavano l'incostituzionalità della tassa sulle entrate, a condizione che gli esercenti in questione ritirassero il loro esposto e cessassero di adempiere alla loro tassa "con riserva" (in tal caso l'FFA non potrebbe più impegnare queste risorse per sostenere la produzione, cosa che metterebbe in pericolo tutta l'industria). Tuttavia, contro la raccomandazione dell'HDF (principale sindacato di esercenti tedeschi), gli esercenti in questione hanno rifiutato di ritirare il loro esposto.
Eberhard Junkersdorf, presidente dell'FFA, si è detto dispiaciuto che un piano di digitalizzazione comune concepito da tutta l'industria e dai poteri pubblici non possa essere realizzato, tenuto conto delle speranze e degli sforzi profusi da entrambe le parti.
(Tradotto dal francese)
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