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BERLINALE 2010 Premi

Premio alla carriera a Schygulla e Kohlhaase

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In occasione del suo 60mo anniversario, il Festival di Berlino onorerà due personalità che hanno contribuito, ognuna a modo suo, a plasmare il cinema tedesco del dopoguerra: l'attrice Hanna Schygulla e lo sceneggiatore/regista Wolfgang Kohlhaase riceveranno un Orso d'oro alla carriera. Il premio sarà consegnato loro nell'ambito di un programma "Omaggio" che prevede anche la proiezione di cinque delle loro rispettive opere.

Schygulla, conosciuta per essere stata la musa di Fassbinder (ha recitato in venti suoi film, tra cui Il matrimonio di Maria Braun, che le valse l'Orso d'argento della migliore attrice nel 1979, e Lili Marleen, grazie al quale ha ereditato, specialmente oltreoceano, l'appellativo di "nuova Dietrich"), è una delle icone del Nuovo cinema tedesco. L'attrice ha lavorato anche con cineasti come Volker Schlöndorff, Margarethe von Trotta e Wim Wenders. Oltre i confini nazionali, ha collaborato con grandi nomi: Jean-Luc Godard, Carlos Saura, Ettore Scola, Andrzej Wajda e Marco Ferreri (il cui film Storia di Piera le ha fatto guadagnare la Palma della migliore attrice a Cannes nel 1983). Attualmente vive a Parigi ma continua a contribuire al cinema tedesco (la si è vista di recente in Ai confini del paradiso [+leggi anche:
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di Fatih Akin) e a comparire in teatro, sviluppando al contempo i propri progetti sia da regista che da videasta.

Kohlhaase, uno dei pochi artisti della Germania dell'est che ha mantenuto la sua fama anche dopo la caduta del Muro, ha fortemente influenzato la produzione della DEFA. Alcuni sottolineano che è uno dei pochi sceneggiatori il cui nome è tanto evocativo quanto quello del regista. Ha collaborato con Gerhard Klein, Konrad Wolf (il cui ultimo film, Solo Sunny, premiato a Berlino nel 1980, gli ha permesso di compiere i suoi primi passi da co-regista) e Frank Beyer, così come Bernhard Wicki e Volker Schlöndorff o, più di recente con Andreas Dresen. Kohlhaase, conosciuto per la sue predilezione verso il realismo sociale, è uno degli autori che meglio ha raccontato la vita quotidiana nella RDT, ma i due motivi che più intensamente percorrono la sua opera sono, da una parte, le conseguenze del fascismo tedesco, dall'altra, la città di Berlino.

(Tradotto dal francese)

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