email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

BERLINALE 2010

La sezione tedesca fa il primo passo

di 

Mentre gli organizzatori del 60mo Festival di Berlino (11-21 febbraio 2010) continuano a dare qualche assaggio delle celebrazioni che si terranno in occasione dell'edizione anniversaria di questa importante manifestazione, la prima sezione ad annunciare i titoli del suo programma è quella tedesca, Perspektive Deutsches Kino.

Questa sezione relativamente recente del festival (è la sua nona edizione) propone quest'anno un approccio diverso al genere drammatico, liberatorio, con film come Renn, wenn du kannst / Run if you can di Dietrich Brüggemann (già selezionato nel 2006 con l'esercizio di stile Neun Szenen / Nine Takes), che qui mette sua sorella Anna, attrice, al centro di un triangolo amoroso che riserva diverse sorprese.

Allo stesso modo, il documentario Frauenzimmer, in cui Saara Waasner interroga tre prostitute sulla loro vita quotidiana, prende le distanze rispetto alle rappresentazioni sordide che il soggetto spesso ispira. Anche Alle meine Väter / All My Fathers di Jan Raiber, riserva delle sorprese sia allo spettatore che al regista, protagonista di questo film che non controlla completamente.

Tre mediometraggi completano questa lista provvisoria e si focalizzano sul cinema stesso: Glebs Film / Gleb’s Movie di Christian Hornung, su un film che non esiste ancora se non nella testa di un parrucchiere amburghese, The Boy Who Wouldn't Kill di Linus de Paoli, variazione sul tema del western, e Hollywood Drama del giovane attore e regista Sergei Moya, satira sulle aspirazioni dei giovani registi di oggi.

Per Alfred Holighaus, direttore della sezione, queste prime selezioni illustrano il lato serio e al contempo la voglia di divertirsi della giovane generazione di autori.

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy