Condanna del Sudan al nuovo film di Bier
di Annika Pham
Civilization, nuovo film di Susanne Bier (il cui titolo originale, Hævnen, significa letteralmente “Vendetta”) è stato accusato dal Governo sudanese di “anti-islamismo”, proprio come le controverse vignette su Maometto di Kurt Westergaard, pubblicate dal quotidiano danese Jyllands-Posten nel 2005.
La nuova polemica sorge ad una settimana dall’attentato subito da Westergaard, ad opera di un estremista islamico. Quest’estate, la nota filmmaker Susanne Bier aveva avviato le riprese del suo nuovo film in danese, Civilization, con Trine Dyrholm, Ulrich Thomsen e Michael Persbrandt. Girato in Kenya e Danimarca, il film narra la storia di un rifugiato in un campo del Darfur, in Sudan, che fa da sfondo ad un dramma di famiglia. La regista ha scritto la sceneggiatura insieme a Anders Thomas Jensen, già co-autore dell’hit del 2004, sempre di Bier, Non desiderare la donna d'altri [+leggi anche:
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scheda film], ambientato sullo sfondo della guerra in Afghanistan.
In un comunicato stampa all’agenzia sudanese Suna, martedì, Muawiya Osman Khalid, portavoce del Ministro per gli Affari Esteri del Sudan, ha accusato Civilization di essere razzista e offensivo verso l’Islam, in maniera assai simile alle strisce di Westergaard su Maometto e al film olandese Fitna del politico di destra Geert Wilder. Per il Governo sudanese, la pellicola presenta “condizioni inesistenti in Darfur” ed è un “ennesimo passo delle forze ostili che lavorano al prolungamento della guerra in Darfur”.
Civilization è prodotto da Sisse Gram Jørgensen per la casa di produzione danese Zentropa. In un comunicato stampa ufficiale, il Direttore generale della compagnia, Peter Aalbæk Jensen, ha protestato con veemenza contro le accuse del Governo sudanese, e sottolineato che Zentropa è tra le poche società danesi a proporre cineasti musulmani, e che la compagnia ha prodotto film molto personali e sfaccettati che descrivono il mondo musulmano “nella maniera più rispettabile”.
Civilization uscirà in Danimarca nell’agosto 2010.
(Tradotto dall'inglese)
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