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FESTIVAL Svizzera

La creatività elvetica in mostra alle Giornate di Soletta

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Immancabile vetrina del cinema elvetico da 45 anni, le Giornate di Soletta (21-28 gennaio) si inaugurano oggi alla presenza di Doris Leuthard, presidente della Confederazione. Ad aprire le danze, la proiezione in prima mondiale del film di finzione Zwerge sprengen di Christoph Schertenleib, che dipinge una famiglia con l'abitudine di far saltare in aria i nani da giardino.

Il 27 gennaio, le nomination per il Premio del cinema svizzero saranno annunciate a Soletta alla presenza di Didier Burkhalter, il nuovo ministro della Cultura. La cerimonia di consegna dei trofei Quartz si terrà il 6 marzo a Lucerna.

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Tra i 302 titoli selezionati nell'insieme della produzione svizzera dell'anno scorso – tra cui alcune coproduzioni e molti cortometraggi – Sinestesia di Erik Bernasconi è presentato a Soletta in prima mondiale, mentre L’enfance d’Icare di Alexandre Iordachescu, La guerre est finie di Miko Panov, Mein Kampf di Urs Odermatt, Plus là pour personne di Jean-Laurent Chautems e Winter Silence [+leggi anche:
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di Sonja Wyss sono proiettati per la prima volta in Svizzera. Già uscito in Francia e nella Svizzera romanza, Bazar [+leggi anche:
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di Patricia Plattner con Lou Doillon e Bernadette Lafont è presentato in anteprima al pubblico germanofono.

Ivo Kummer, direttore della manifestazione da vent'anni, sottolinea che "anche quest'anno, emergono i documentari svizzeri". In questo genere, le prime mondiali abbondano: Gauguin a Tahiti et aux Marquises di Richard Dindo, Juste avant la catastrophe di Damian Pandolit e Toumast - Entre guitare et kalashnikov di Dominique Margot.

In attesa della proclamazione del Premio di Soletta, il 28 gennaio, i primi riconoscimenti della manifestazione sono stati annunciati: i critici cinematografici Christoph Egger e Michael Sennhauser hanno ricevuto il Premio Pathé, mentre i direttori della fotografia Carlo Varini e Patrick Lindenmaier hanno ottenuto premi regionali.

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(Tradotto dal francese)

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