Rotterdam, riflettori accesi sul cinema di casa
Come lo scorso anno, la line-up 2010 dell’International Film Festival Rotterdam (IFFR), che si è aperto ieri sera, è ricca di lungometraggi e cortometraggi olandesi.
La co-produzione olandese-belga C’est Déjà L’été (leggi news) dell’olandese Martijn Maria Smits, è in lizza per uno dei tre Premi Tiger del concorso principale. Il concorso Tiger per cortometraggi conta ben quattro contendenti locali.
Tre lungometraggi e tre documentari olandesi sono invece nella sezione Bright Future. I lungometraggi sono Shocking Blue, tragicommedia sull’adolescenza di Mark de Cloe, Hunting and Sons [+leggi anche:
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scheda film] di Sander Burger, su una coppia che non riesce ad affrontare la gravidanza della donna e Win/Win di Jaap van Heusden, dramma sul mondo finanziario.
Separations di Andréa Seligmann Silva e Mieke Bal, Mijn Enschede di Astrid Bussink e Heavenly Life on Earth di Jesse de Jong sono i documentari in Bright Future.
Due produzioni locali sono anche nella sezione Spectrum: Meat di Maartje Seyferth e Victor Nieuwenhuijs, sulle fantasie sessuali di un macellaio, e il film di chiusura dell’IFFR The Aviatrix of Kazbek [+leggi anche:
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scheda film] (leggi news), ambientato durante la II Guerra Mondiale, con la rumena Anamaria Marinca (4 Mesi, 3 Settimane e 2 Giorni [+leggi anche:
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intervista: Cristian Mungiu
intervista: Oleg Mutu
scheda film]).
Nella sezione Dutch Treats ci sono altri undici film olandesi. Tra i lungometraggi ci sono l’hit dei botteghini The Storm [+leggi anche:
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scheda film] e The Last Days of Emma Blank [+leggi anche:
intervista: The Last Days of Emma Blan…
scheda film], il pluripremiato Nothing Personal [+leggi anche:
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intervista: Urszula Antoniak
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scheda film], i festivalieri Life in One Day [+leggi anche:
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scheda film] (Roma), Upstream (Premio del Pubblico al Netherlands Film Festival) e Tramontana (pellicola d’apertura del Netherlands Film Festival).
Tra i documentari ci sono invece Prisoners of the Ground e Bloody Fox.
(Tradotto dall'inglese)
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