05/02/2010

Tre domande ad Alexandra Henochsberg, direttrice della società parigina di distribuzione Ad Vitam.

Che cosa pensa della selezione in competizione alla Berlinale (dall'11 al 21 febbraio 2010) di Mammuth [+leggi anche:
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intervista: Gustave Kervern, Beno…
scheda film] di Benoît Delépine e Gustave Kervern (articolo)?
"Abbiamo già acquistato, in passato, film stranieri presentati in competizione a Berlino, ma è la prima volta che viene selezionato un titolo della nostra line-up comprato su sceneggiatura, e per di più francese. Mammuth è il quarto film di Delépine e Kerven che Ad Vitam distribuisce: è un lavoro di accompagnamento sul lungo termine. Questa selezione, una vera sorpresa, è molto importante perché valorizza il film. Venendo dalla televisione, talvolta i registi danno un'immagine sbagliata di intrattenitori. Questa selezione conferma la loro qualità di registi. E' stata una scelta anche azzardata da parte dei selezionatori berlinesi perché il film è molto particolare. E' una commedia non graffiante ma tenera, con un Depardieu come non lo si vedeva da anni. Una cosa è certa: il film si farà notare. Louise-Michel [+leggi anche:
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intervista: Benoît Delépine e Gustave…
intervista: Benoît Jaubert
scheda film] è andato molto bene in Francia con 450 000 entrate e ci faremo forti di questo successo per distribuire Mammuth il 21 aprile in Francia".

E che cosa ci dice degli altri due titoli che distribuirete selezionati al Panorama di Berlino?
"Abbiamo distribuito quasi tutti i film di Sébastien Lifshitz e abbiamo anche prodotto Plein Sud [+leggi anche:
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scheda film] (articolo), che abbiamo lanciato nelle sale lo scorso 30 dicembre. Quanto a L'arbre et la forêt [+leggi anche:
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scheda film] di Olivier Ducastel e Jacques Martineau (articolo), che distribuiremo il 3 marzo, si tratta più di un rapporto di continuità con il produttore Gilles Sandoz (Maïa Cinéma) sulla scia di Les Amants réguliers [+leggi anche:
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intervista: Philippe Garrel
scheda film] e di Lady Chatterley [+leggi anche:
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scheda film]".

La fedeltà è il marchio di fabbrica di Ad Vitam?
"Cerchiamo di seguire al massimo gli autori che ci piacciono. Difendiamo un certo cinema, una programmazione nelle sale d'essai più solide e che registrano più entrate, una distribuzione che si basa più sulla qualità, la stampa, il passaparola che non sul numero di copie o sul bombardamento mediatico. Abbiamo film che non si adattano a questo sistema speculativo di distribuzione. Lavoriamo più in profondità, sulla lunga programmazione nelle sale".

* Ad Vitam, che mantiene ancora nelle sale Vincere [+leggi anche:
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intervista: Cannes 2009 Marco Belloc…
intervista: Filippo Timi - attore
scheda film] dell'italiano Marco Bellocchio (266 00 entrate), distribuirà il 10 febbraio Little Indi [+leggi anche:
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scheda film] dello spagnolo Marc Recha e lancerà il 24 marzo la coproduzione tedesco-israeliana Ajami [+leggi anche:
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scheda film] di Scandar Copti e Yaron Shani, che figura tra i cinque nominati lunedì scorso per l'Oscar del miglior film straniero.

(Tradotto dal francese)