email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

ESERCENTI Francia

Il digitale fa discutere

di 

Il parere negativo espresso a inizio febbraio dall'Autorità garante della concorrenza sul fondo di mutualizzazione previsto dal Centre National du Cinéma et de l’image animée (CNC) per finanziare il passaggio delle sale cinematografiche alla diffusione digitale continua a far discutere in Francia.

In una lettera al Primo ministro e al ministero della Cultura, diverse organizzazioni professionali hanno reclamato ieri misure alternative urgenti, sottolineando le "gravi conseguenze che avrebbe una sottomissione dell'evoluzione digitale alle sole leggi del mercato, tanto per l'accesso dei film nelle sale che per una più ampia circolazione dei film".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
legroupeouest_appel-a-projets468

Tra i firmatari figurano l’Afcae (Associazione francese dei Cinema d'Essai), l’APC (Associazione dei Produttori di Cinema), l’ARP (Società Civile degli Autori, Registi, Produttori), il CIN (Collettivo degli Indipendenti per il Digitale), DIRE (Distributori Indipendenti Riuniti Europei), Europa Cinemas, lo SDI (Sindacato dei Distributori Indipendenti), lo SPI (Sindacato dei Produttori Indiependenti) e la SRF (Società dei Registi di Film).

Il CNC ha risposto in serata annunciando un dispositivo che garantirà la rapida digitalizzazione di tutte le sale e il rispetto della diversità. Constatando che l'equipaggiamento in corso di oltre 50 sale sembra non necessitare di un intervento, poiché si sta svolgendo grazie a un finanziamento dei distributori, il CNC stima che un finanziamento pubblico complementare sarà necessario per le altre sale. Propone così che alcune sale costituiscano un fondo di mutualizzazione per trattare con i distributori o gli investitori terzi.

Il CNC prevede in particolare un dispositivo di aiuti diretti agli esercenti, a partire dal fondo di sostegno (in coordinamento con le collettività territoriali), un ricorso alle risorse del grande prestito nazionale (che deve già partecipare alla digitalizzazione delle opere) per le sale rurali e un'eventuale tassa sulle copie digitali. Infine, per garantire la libertà di programmazione degli esercenti e dei distributori, il CNC annuncia che un progetto di legge sarà presto definito.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy